ALBERTO GRECO
Economia

Bellco, manifestazione a Mirandola contro gli esuberi: 2mila persone in corteo

La proprietà ha comunicato l’intenzione di cessare la produzione di macchine per dialisi e dei relativi consumabili, lavoratori e sindacati ritengono la decisione prodromica della scomparsa dell’azienda. Il 26 giugno convocato un tavolo regionale, il 9 luglio quello nazionale, ma i dipendenti non smobiliteranno il presidio. Lunedì attesi presidente della Provincia e prefetto

Modena, 15 giugno 2024 – Al grido di “La Bellco non è vostra, la Bellco è casa nostra” e “Non fateci del male, giù le mani dal biomedicale” nella giornata odierna un corteo imponente, come non accadeva da tempo - stimato dal sindacato intorno alle duemila persone - ha sfilato lungo la circonvallazione di Mirandola per raccogliere e unire i lavoratori Bellco, i cittadini e le istituzioni, non solo dell’Area Nord modenese, ma anche del vicino mantovano, nella protesta contro l’annuncio della multinazionale Mozarc Medical di 350 esuberi nel sito produttivo mirandolese.

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La comunità di Mirandola e di tutto il territorio limitrofo ha dimostrato con la sua risposta in maniera tangibile quanto tengano a questa realtà d’impresa, fondata da Mario Veronesi, che ha accompagnato per oltre un cinquantennio, fin dalla sua nascita, la crescita del terzo distretto mondiale in questo settore. La proprietà, infatti, il 12 giugno ha comunicato la ferma intenzione di cessare la produzione di macchine per dialisi e dei relativi consumabili – inclusi i dializzatori (filtri) – garantendo continuità solo per il settore "Ricerca & Sviluppo e le funzioni di supporto che non saranno coinvolti dalla riorganizzazione”.

Una prospettiva che i lavoratori, spalleggiati dal sindacato Filctem Cgil e Femca Cisl, respingono con decisione e che ritengono prodromica della scomparsa definitiva della azienda, ma soprattutto che aprirebbe un precedente che potrebbe contagiare l’intero distretto. Preoccupazione questa che trova concordi anche i tanti sindaci di Mirandola Alberto Greco, Medolla Alberto Calciolari e Finale Emilia Claudio Poletti, intervenuti a portare la propria solidarietà anche a nome dei sindaci di San Giovanni del Dosso e Poggio Rusco, giunti dalla provincia mantovana, e parlamentari come Stefano Vaccari, Andrea De Maria, Maria Cecilia Guerra, il consigliere regionale Emilia- Romagna Luca Sabattini e Marco Guerra del consiglio regionale lombardo.

Per questo nonostante siano già stati convocati per il 26 giugno sia il tavolo regionale di salvaguardia sulla vertenza Mozarc Medical – Bellco, con invito esteso ai vertici della società, a Confindustria Emilia Centro, ai rappresentanti dei lavoratori, ai sindacati Confederali dell’Emilia-Romagna e di categoria e agli enti locali, che quello nazionale per il 9 luglio, fissato dal Mimit, lavoratori e sindacati hanno fatto sapere che non smobiliteranno il presidio, che proseguirà fino al giorno in cui dalla azienda non giungeranno concrete rassicurazioni riguardo alla salvaguardia dei livelli occupazionali e certamente fino al 9 luglio. E lunedì al presidio alle 11.30, è atteso l’arrivo del presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia insieme al prefetto Alessandra Camporota