Modena, 14 aprile 2018 - Si è conclusa l’assemblea ordinaria della Bper che ha decretato il completo rinnovo del consiglio d’amministrazione, il primo dopo la trasformazione da popolare a società per azioni (FOTO). La lista 1, quella proposta dal cda uscente e sostenuta dai principali grandi soci della banca, ha ottenuto il 73,4% delle preferenze: porta in consiglio 12 persone, tra cui l'attuale amministratore delegato, Alessandro Vandelli. Tre, invece, sono gli eletti rappresentanti della lista 2 presentata dai fondi di investimento, che ha ottenuto il 26,5% dei voti.
Ecco dunque il nuovo consiglio d'amministrazione: Alessandro Vandelli, Riccardo Barbieri, Massimo Belcredi, Mara Bernardini, Luciano Filippo Camagni, Giuseppe Capponcelli, Pietro Ferrari, Elisabetta Gualandri, Ornella Moro, Mario Noera, Rossella Schiavini e Valeria Venturelli della lista 1. Tra loro anche il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Pietro Ferrari, uno dei favoriti per la presidenza di Bper Banca. Per la lista 2 sono stati eletti Roberta Marracino, Alessandro Foti e Marisa Pappalardo.
L'assemblea dei soci ha approvato il bilancio economico del 2017 che si è chiuso con un utile netto d'esercizio di 176,4 milioni di euro a fronte dei 14,3 milioni del 2016. L'assemblea - presente al momento del voto con 44,90% del capitale sociale - ha dato il via anche alla proposta di dividendo cash di 11 centesimi per azione, in crescita rispetto ai 6 centesimi del 2016. Hanno votato a favore del bilancio presentato dal board guidato da Vandelli il 94,06% delle azioni ordinarie presenti.
Alessandro Vandelli, ha espresso soddisfazione per i risultati delle elezioni per il nuovo cda. Prima di tutto perché "in questa assemblea abbiamo aumentato il livello di partecipazione: eravamo sotto il 41% e siamo arrivati oltre il 45%. Credo che sia un fatto positivo. Non posso nascondere - ha aggiunto l'Ad - che aver ottenuto il 73,4% dei voti espressi oggi alla lista proposta dal cda è stato un risultato importante che va a coagulare i voti delle fondazioni, del partner industriale UnipolSai, delle famiglie delle imprese. Mi fa piacere che" dentro a questi voti "ci sia stato circa il 3/4% che nasce dal mondo dei fondi, investitori istituzionali internazionali".
Tra gli interventi fa già discutere quello dell’avvocato Giampiero Samorì: “Questo cda è praticamente già commissariato da Unipol”, ha detto. Ha replicato l’Amministratore delegato Alessandro Vandelli: “Siamo una spa, il termine commissariamento oltre ad essere non veritiero non ha nemmeno senso”.
Vandelli ha proseguito la sua relazione con l'analisi della situazione, sottolieando che, per il salvataggio delle banche in crisi, il sistema bancario italiano ha sostenuto un "costo molto rilevante"; Bper Banca, in particolare, nel 2017 ha speso 120 milioni di oneri straordinari. "Si è cercato di mettersi alle spalle le tante crisi che hanno colpito tante banche del paese - ha detto Vandelli -. Devo dire che molte banche sono scomparse altre sono ancora presenti grazie all'aiuto dello Stato. C'è stato un costo sociale molto importante che è stato pagato per questo percorso di uscita dalla crisi di queste banche. Speriamo almeno che questo fenomeno sia finito, non ne sono sicuro al 100%, ma credo che il più sia dietro alle spalle".
Per questo c'è stato un "costo molto rilevante per il sistema bancario. Un gruppo come il nostro - ha aggiunto l'Ad di Bper Banca - nel 2017 ha sostenuto oneri straordinari per le crisi bancarie di oltre gli 80 milioni di euro che gravano negativamente su questo bilancio. Accanto a questo abbiamo fatto delle contribuzioni di carattere obbligatorie ai fondi che servono per eventuali crisi future per quasi 40 milioni. La somma è 120 milioni e nell'arco dei tre anni è di circa 300 milioni di euro".
Inoltre, ha rivelato che Bper sta preparando un nuovo piano industriale. "Vorremmo arrivare alla sua approvazione nei prossimi mesi, ci lavoreremo intensamente". Vandelli ha anche sottolineato che il progetto ha tra i principali obiettivi la conferma della notevole solidità patrimoniale della banca, "redditività e profittabilità".