REDAZIONE MODENA

Nek e la passione per i trattori

Nek in campagna (foto da Instagram)

Una passione poco nota di Nek è quella per i trattori, soprattutto quelli a cingoli. Un rapporto speciale nato nella tenuta agricola di Montegibbio, sulle colline che sovrastano Sassuolo, dove Filippo è rimasto coinvolto nell’incidente alla mano mentre stava di riparare un vecchio calesse. Come racconta nel libro ‘A mani nude’, la casa di campagna della famiglia è uno dei suoi luoghi preferiti, nei quali passa molto tempo a fare lavori agricoli e ad occuparsi della natura che la circonda. Con un rapporto particolare con gli alberi: nel libro confida di aver passato a volte anche la notte abbracciato ad una delle piante più antiche che si trovano nella tenuta, e anche sui social ha raccontato la storia degli ippocastani Sansone e Golia, due piante quasi centenarie che fanno parte della famiglia da sempre: “da bambino quando pioveva ci riparavamo sotto i rami di questi alberi, e alcune delle radici degli alberi fanno parte delle fondamenta della casa”. Una terza pianta, Ercole, non è sopravvissuta all’attacco di un parassita. Ma in generale la passione per i lavori agricoli non è mai venuta meno, come raccontò prima di un Festival di Sanremo a Sorrisi e Canzoni: “L'anima rock del trattore è che non si ferma mai e va ovunque. Devi saperlo dominare e gestire. È uno strumento che lavora per te, ma ha i suoi limiti come tutti gli strumenti legati alla vita agricola, e non ti devi mai fidare. Non c'è niente di più rock che lavorare la terra: è sacrificio, lavoro e sudore, anche se lo fai per hobby, come me. Io sono cresciuto sui trattori, sono cresciuto con i contadini di mio papà che lavoravano il nostro fondo, e quando non c'è più stato papà abbiamo continuato io e mio fratello Gaetano”.

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