Sassuolo (Modena), 2 marzo 2024 - Dieci anni di chiusura per alcuni cedimenti, poi l’acquisto e la riqualificazione grazie a una cordata di mecenati locali - cittadini e imprenditori - costituiti in una fondazione e infine la decisione di donare al Comune di Sassuolo l’edificio ristrutturato, un bene culturale di importante valore architettonico, mantenendone la gestione per i prossimi nove anni.
La storia del Teatro Carani, inaugurato nel 1930 e chiuso dal 2014, ricomincia con il taglio del nastro che ha riunito il sindaco di Sassuolo, Gian Francesco Menani, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, il presidente della Fondazione Teatro Carani, Claudio Borelli, e il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia.
Gli eventi
Un ricco cartellone di musica e prosa, sostenuto anche dalla Regione Emilia-Romagna in questa prima fase di avvio con 500mila euro di contributi e dal Comune con 200mila euro l’anno di risorse per la gestione del Teatro, che è iniziato stasera con il concerto di Nek, celebre cantautore di Sassuolo.
“La bella storia del Carani dimostra quanto il teatro sia importante per il territorio e le persone che lo abitano - affermano Bonaccini e Felicori -. La cultura, l’arte e la musica sono un patrimonio collettivo e un collante imprescindibile per lo sviluppo e la crescita delle comunità che intendiamo sempre più sostenere”.
La riapertura del Cinema Teatro Carani rappresenta un significativo incremento dell’offerta di spettacolo in un territorio densamente popolato, quello dell’Unione del Distretto ceramico e dei Comuni limitrofi a Sassuolo, che conta più di 150 mila abitanti.