LUDOVICO BAVIERA
Cultura e spettacoli

Alberto Angela porta Modena e la mummia di Ancòn in prima serata

Dalla cordigliera delle Ande peruviane al Museo civico di Modena, gli ultimi studi scientifici sul reperto arrivano giovedì 11 luglio in prima serata su Rai 1 con la trasmissione “Noos – L’avventura della conoscenza”. In programma a novembre anche una mostra archeologica a tema

Dettaglio dei resti mummificati della giovane di Ancòn, località situata nelle Ande peruviane, vissuta nel XIV secolo.

Modena, 9 luglio 2024 – Il materiale recuperato dai due ufficiali modenesi Antonio Boccolari e Paolo Parenti nel corso della “passeggiata archeologica”, condotta nelle acque peruviane a bordo della corvetta Vettor Pisani, sarà al centro della puntata di “Noos – L’avventura della conoscenza”, con Alberto Angela.

Per raccontare gli studi medico-scientifici che i ricercatori stanno conducendo sulla mummia di una ragazza vissuta ad Ancòn durante il XIV secolo, la troupe al seguito del divulgatore ha operato tra Forlì e Modena.

Nel campus associato all’Università di Bologna, gli operatori hanno condotto le riprese nei laboratori didattici del corso di laurea di medicina e chirurgia, situati presso l’ospedale “Morgagni Pierantoni”, nel reparto di Radiologia dell’ospedale forlivese.

Successivamente, è stata l’azienda ospedaliera universitaria del policlinico di Modena ad accogliere Alberto Angela, che ha concluso in bellezza al Museo civico di Modena.

Le telecamere di Rai 1 sono entrate nel Museo Civico di Modena, in cui si sta venendo allestita la mostra “Genti di Ancòn. Archeologia del Perù da un viaggio intorno al mondo”
Le telecamere di Rai 1 sono entrate nel Museo Civico di Modena, in cui si sta venendo allestita la mostra “Genti di Ancòn. Archeologia del Perù da un viaggio intorno al mondo”

Struttura che si prepara ad ospitare la mostra “Genti di Ancòn. Archeologia del Perù da un viaggio intorno al mondo”, di cui i resti della ragazza di Ancòn ed altri 8 crani della collezione precolombiana “Boccolari-Parenti” vanno a costituire la sezione speciale. Previste anche postazioni multimediali per un’esposizione interdisciplinare dei reperti “a tutto tondo”, che ha visto la collaborazione di Mirko Traversari, dottore di ricerca in Antropologia Fisica, per le analisi paleopatologiche e bioantropologiche, Donata Luiselli ed Elisabetta Cilli del Dipartimento di Beni culturali per le analisi genetiche.

Il Museo civico di Modena si prepara quindi a sfruttare l’attenzione mediatica generata dal passaggio di Alberto Angela per la “riscoperta” delle sue raccolte ottocentesche. Infatti, non saranno solo i reperti provenienti dal Perù precolombiano a suscitare l’interesse dei visitatori, ma anche i manufatti in selce del Paleolitico francese e un nucleo di oltre cento terrecotte votive provenienti dalla città etrusca di Veio, oltre alla collezione sull’Antico Egitto.

L’indagine medica e scientifica sulla mummia proseguirà attraverso una tomografia assiale computerizzata dei resti della giovane, che si svolgerà presso il Policlinico di Modena, e la datazione al radiocarbonio presso il Cedad, il centro di ricerca e servizio dell’Università del Salento.