EMANUELA ZANASI
Cronaca

Yahya morto nel fiume Secchia, lo strazio del papà: "Ho scavato a mani nude sperando di ritrovarlo"

Moundir Hkimi ricorda con tenerezza il suo ragazzo: "Lo adoravo, eravamo anche amici, scherzavamo e giocavamo insieme Voleva aiutare le altre persone, era un ragazzo molto buono"

Modena, 20 giugno 2023 – ”Mio figlio era un ragazzo d’oro, noi eravamo amici, più che amici, scherzavamo, giocavamo, stavamo spesso insieme; c’era un bellissimo rapporto che andava oltre a quello di padre e figlio, era qualcosa di più". Ricordi, affetto, tenerezza, dentro lo sfogo doloroso di Moundir Hkimi, il papà di Yahya, sfiancato da cinque giorni di attesa sulle sponde del Secchia insieme alla moglie alla ricerca disperata del figlio, fino al tragico ritrovamento del corpo senza vita da una squadra dei vigili del fuoco 500 metri più a valle da dove il ragazzo si era tuffato a Marzaglia Vecchia.

Modena, il padre del ragazzo affogato nel Secchia:
Modena, il padre del ragazzo affogato nel Secchia:

"Non mi sono mai spostato da lì – ricorda con dolore l’uomo – ho scavato con le mie mani tra i sassi del letto del fiume insieme ai vigili del fuoco per trovare mio figlio, purtroppo è andata così. Lui sapeva nuotare, era andato ai corsi di nuoto in piscina – ricorda Moundir – quel giorno io ero a lavorare, non sapevo che sarebbe andato al fiume".

Moundir scoppia in lacrime pensando al suo ragazzo. "Lui era sempre molto rispettoso di tutti, era molto buono". Le parole gli si strozzano in gola e a parlare per lui é un parente, Mostafa: "Yahya era un bravo ragazzo. – ricorda – non fumava, non aveva vizi, questo la dice lunga su com’era Yahya".

In via Luosi, dove il ragazzo viveva con i genitori, un fratello più piccolo e la nonna ieri si è riunita tutta la famiglia. Ci sono da sbrigare le cose pratiche della cerimonia funebre e la stanchezza non può prendere il sopravvento ma il pensiero è sempre a quel ragazzo timido e riccioluto che avrebbe dovuto fare l’esame di maturità e realizzare i suoi progetti di vita". Yahya avrebbe voluto lavorare nel sociale – continua Mostafa – dopo l’esperienza dello stage alla casa per anziani Ramazzini avrebbe voluto prendere quella strada, aiutare gli anziani o comunque le persone bisognose, lui era così".