Modena, 3 luglio 2023 – E’ stato probabilmente un malore che l’ha colto mentre era alla guida a stroncare la vita del ventinovenne Xhulio Marleci, di origine albanese ma residente da tempo in città, morto alle 4 di domenica mattina nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Baggiovara dove era stato portato dal 118 nel disperato tentativo di salvarlo. La tragedia è avvenuta poco prima delle 21,30 di sabato. Xhulio (ma si faceva chiamare da tutti Giulio, come si presentava anche nella sua pagina Facebook) era al volante della sua Volkswagen Polo, proveniva da via Emilio Po e procedeva verso viale Autodromo.
Mentre stava percorrendo via De’ Gavasseti ha perso il controllo dell’auto che ha centrato in pieno alcuni bidoni della spazzatura posti dall’altra parte della strada; la macchina ha spinto per alcune decine di metri uno dei contenitori fino a fermare la sua corsa contro il cancello di un’abitazione. Il rumore dello schianto ha fatto uscire in strada i residenti; tra loro anche la professoressa Roberta Gelmini, chirurgo del Policlinico, la prima a prestare i soccorsi mentre contemporaneamente scattavano le chiamate al 118.
"Eravamo sotto il gazebo – racconta Paola Reggiani Gelmini, madre del medico e vice presidente della Fondazione Marco Biagi – abbiamo sentito uno schianto terribile, fortissimo; ci siamo precipitati fuori, abbiamo raggiunto l’auto ferma a pochi metri dalla nostra casa.
All’interno abbiamo visto che c’era un ragazzo giovane. Mia figlia che è medico gli ha prestato subito i primi soccorsi, cercava di rianimarlo, il ragazzo era ancora vivo. Poco dopo sono arrivati i mezzi del 118 ma il giovane, abbiamo saputo, a quel punto era entrato in arresto cardiaco".
Il personale sanitario ha stabilizzato il paziente sul posto poi la corsa in ambulanza verso l’ospedale di Baggiovara. I medici del reparto di terapia intensiva hanno fatto di tutto per salvargli la vita tentando anche la Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana); purtroppo le sue condizioni erano troppo gravi e il suo cuore ha smesso di battere alle 4 del mattino.
La scomparsa improvvisa di Xhulio ha suscitato sconcerto tra i tanti amici del ragazzo, sia tra gli appassionati della boxe dilettantistica – era un affermato pugile – ma anche nel mondo della movida modenese, poiché il ragazzo aveva prestato servizio come barman in diversi bar del centro prima di trovare un impiego presso la Cfp, cooperativa di facchinaggio per la quale lavorava a Campogalliano dopo una parentesi trascorsa a Roma. "Aveva un cuore d’oro, sempre disponibile e mai sleale con gli amici" si legge tra i numerosi ricordi sui social. E ancora: "Quanti bei ricordi, ci mancherai. La vita è ingiusta". Xhulio Marleci era arrivato a Modena circa 23 anni fa insieme ai genitori e al fratello più grande, anche lui boxeur, con i quali viveva.
Nessuno riesce a credere a ciò che è successo, a una vita spezzata troppo presto. "Per chi lo conosce rimarrà come ricordo nel cuore e nello spirito".