West Nile, il primo caso autoctono in Italia fu a Modena

Il bollettino di sorveglianza fa un bilancio dei casi del virus trasmesso dalle zanzare. Meno dell’1% dei casi può sviluppare una malattia neuroinvasiva

Anche se nella maggior parte della popolazione il virus West Nile non produce sintomi, può provocare febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari

Anche se nella maggior parte della popolazione il virus West Nile non produce sintomi, può provocare febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari

Modena, 27 giugno 2024 – Il primo caso autoctono del virus West Nile della stagione è stato segnalato nella provincia di Modena. Lo afferma il primo bollettino della sorveglianza pubblicato oggi.

Lo scorso anno sono stati confermati 332 casi nell'uomo, il primo dei quali il 13 luglio 2023, con 27 decessi. Quest’anno, invece, il primo caso autoctono in Italia risale al 26 giugno 2024, proprio nella provincia di Modena. Il virus si è manifestato nell’uomo in forma neuroinvasiva.

Un altro caso di quest’anno di West Nile (ma importato) è stato segnalato il 6 aprile dalla Regione Lombardia: si è trattato di un caso di febbre confermata importato dall’Oman.

In provincia di Chieti (19 giugno 2024) invece è stata confermata la positività in pool di zanzare, mentre nella provincia di Modena (26 giugno 2024) è stata confermata la positività nell’uomo. Nell’ambito della sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, uccelli stanziali e selvatici, non è stata ancora rilevata la circolazione del WNV.

I sintomi della West Nile

Sebbene la maggior parte delle persone infette non manifesti sintomi (80%), le forme sintomatiche sono sintomi simil-influenzali lievi, come febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo.

Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età. Ma meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva).