GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Voto, le spine della maggioranza: "Pd in città trainato dai suoi alleati. Il vero vincitore? L’astensione"

Circola un’analisi: il partitone perde 8mila voti sul 2014, le altre liste raggiungono quota 18mila . La percentuale di chi ha disertato le urne è del 38%, sono oltre 53mila elettori: un record.

Voto, le spine della maggioranza: "Pd in città trainato dai suoi alleati. Il vero vincitore? L’astensione"

Voto, le spine della maggioranza: "Pd in città trainato dai suoi alleati. Il vero vincitore? L’astensione"

Il Pd ha stravinto a Modena città? Per gli alleati è una lettura che andrebbe, numeri alla mano, ridimensionata. Secondo una tabella che circola tra i partiti della maggioranza il vero protagonista della tornata è stato l’astensionismo, schizzato a quota 53.485 rispetto ai 42.843 di cinque anni fa e addirittura ai 38.150 del 2014. Uno scarto in percentuale di dieci punti (il 37,8% sul 27,8). In particolare, viene rilevato che "per la prima volta – sottolineano alcuni osservatori – la somma delle percentuali del Pd e i suoi alleati è inferiore al dato dell’astensione, gettando un’ombra sul grado di rappresentatività degli eletti".

Le percentuali ("apparentemente") bulgare ottenute dal Pd e dalla maggioranza dunque andrebbe filtrate attraverso questi dati: emerge che il Partito democratico in particolare "ha sì conseguito il 42%, ma in valore assoluto si tratta di 34.893 voti laddove nel 2014 ne aveva 8mila in più, 43.161 (nel 2019 erano 33.565)". Tradotto in percentuali, includendo gli astenuti, il Pd è al 24,6% mentre dieci anni fa era al 31,5%: "Vuol dire che rappresenta a Modena ormai un elettore su 4 e non più un elettore su tre".

Ma il dato politico forse più significativo è che "l’apporto degli alleati del Partito democratico, in quel 63,8% complessivo, è stato molto più significativo rispetto a una prima interpretazione del verdetto delle urne". Il Pd ha raccolto 34.893 voti, ma gli alleati sono arrivati a quota 18.236, laddove nel 2019 si erano ‘fermati’ a 15.704 (nel 2014 a 4.082), risultando peraltro decisivi nella vittoria al primo turno di Muzzarelli. Certo, stavolta si trattava di una santa alleanza, un campo larghissimo rispetto a quelli a cui si era abituati. Ma il quadro si rivela meno nitido di quanto sembrava all’indomani del voto. "Intanto Sinistra e Verdi insieme perdono voti sul 2019, quando si presentarono da soli (5.960 rispetto ai 7.337 consensi della Sinistra e ai 2.780 dei Verdi nel 2019). In più anche Modena civica cala, passando da 3.397 a 2.686 consensi. Stesso destino per + Europa/Uniti per Modena, scesi da 2.190 a 1.342".

Il punto è che degli alleati però a questo giro facevano parte anche il Movimento 5 stelle, che nella scorsa tornata erano da soli e oggi hanno conseguito 4.059 voti, Azione con 2.239 consensi, più i 1.950 di Piazza futura. In tutto oltre 8mila voti, tutti finiti in dote alla maxi-coalizione.