GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Voto, incognita terzo mandato Nei Dem plotone di aspiranti pronto per il dopo Muzzarelli

Cresce il dibattito sulla possibilità di allungare per legge le consigliature dei sindaci uscenti. Intanto però sono in tanti a sognare la candidatura oltre a Bortolamasi e Bosi. Spunta anche Ori. .

Voto, incognita terzo mandato  Nei Dem plotone di aspiranti  pronto per il dopo Muzzarelli

Voto, incognita terzo mandato Nei Dem plotone di aspiranti pronto per il dopo Muzzarelli

di Gianpaolo Annese

Niente Muzzarelli Ter? E allora liberi tutti: da Bortolamasi a Bosi, passando per Poggi, Arletti, Scacchetti, Razzoli, Vaccari, Maletti, fino, novità delle ultime ore, a Francesco Ori. Sono tanti i nomi nel centrosinistra – per ambizione personale o perché chiamati in causa dal Pd – che proveranno a raccogliere l’eredità dell’attuale sindaco nel giugno 2024. Ma occorre pazienza. Non c’è solo l’ipotesi terzo mandato per Bonaccini infatti. A Modena si segue con attenzione anche il dibattito, per ora tenuto sottotraccia, sul terzo mandato dei sindaci e quindi sul destino di Gian Carlo Muzzarelli. Per aprire alla possibilità occorre mettere mano a una legge nazionale (per la Regione invece è sufficiente un cambio statutario) e nella maggioranza di centrodestra in Fd’I vi è al momento poco interesse a farlo. La Lega però spinge. E a breve è molto probabile che sarà rivista la normativa sul presidente della Provincia, da eleggere direttamente, nella revisione della quale qualcuno potrebbe cogliere l’occasione anche per allungare il mandato dei primi cittadini, che rivendicano la necessità di "portare a termine il lavoro svolto negli anni precedenti".

Gli interessati restano silenti e attendono. Il centrosinistra dobbiamo immaginarlo oggi davanti a un semaforo giallo con diverse vetture pronte a scattare: se passa il terzo mandato e l’attuale sindaco decide di ripresentarsi tutte le auto rientrerebbero in un solo colpo nei garage e Muzzarelli sarebbe il naturale candidato sindaco nel 2024. Qualora invece calasse il definitivo sipario sul terzo mandato si scatenerebbe una corsa senza esclusione di colpi. I concorrenti più in vista, Andrea Bortolamasi e Andrea Bosi, hanno tutto l’interesse che passi il messaggio di essere gli unici a contendersi il nome sulla scheda elettorale attraverso primarie di coalizione che incoronino uno dei due, con lo sconfitto a consolarsi eventualmente con una candidatura alle regionali. In realtà gli sfidanti sono legione. E in area Dem vengono passati in rassegna sulla base soprattutto di due criteri sostanziali: conoscenza della macchina amministrativa e capacità di intercettare consenso in un’ottica di coalizione larga.

Al primo vaglio, i pretendenti che supererebbero ‘l’esame’ sarebbero, oltre ai già citati Bortolamasi e Bosi, Fabio Poggi – forte legame con il mondo associativo, numerose preferenze raccolta nelle scorse amministrative – che proprio ieri ha commentato l’attività del Consiglio comunale lanciandosi, come si legge nell’articolo di fianco, in una riflessione sul programma più da aspirante sindaco che da presidente del Consiglio; il parlamentare Stefano Vaccari, volto di Schlein a Modena: sebbene non ne abbia voglia potrebbe essere interpellato considerando anche i suoi buoni rapporti con una parte significativa del mondo ambientalista; la suggestione Massimo Mezzetti (attuale consigliere della Fondazione Ago), che ha i numeri in virtù della sua storia politica per parlare a più interlocutori; Giulio Guerzoni, conoscitore della macchina amministrativa e ritenuto in grado di tenere assieme la coalizione. E ancora, la consigliera regionale Francesca Maletti, riferimento del mondo cattolico, attiva politicamente con ’Spazio Libero’ e che non ha mai nascosto l’interesse per un incarico di alto profilo, sindaco di Modena ma anche assessora regionale alla Sanità; Giorgio Razzoli, già assessore, apprezzato manager nelle partecipate. In campo anche la presidente di Abitcoop, l’ex assessora Simona Arletti, e Tania Scacchetti, segreteria nazionale della Cgil, a conferma di una vivacità del sindacato nel dibattito sui problemi della città (sondaggio sui rifiuti e relativi suggerimenti alla giunta per esempio), oltre all’invito del segretario Daniele Dieci a costruire la candidature a partire dalla comunità. Nelle ultime ore è spuntata anche la candidatura di Francesco Ori, tesoriere del Partito democratico, amministratore unico in FormoModena, da molti visto come l’abile tessitore in grado di tenere unita la grosse koalition che vada da Italia dei Valori al M5s, come auspica il partito.

Sembra invece tramontare l’ipotesi Paolo Cavicchioli nel centrosinistra: secondo indiscrezioni sarebbe stato contattato dai piani alti del partito ma avrebbe risposto di no. Nomi che come dicevamo circoleranno nelle consultazioni di settembre e ottobre, ma che uscirebbero allo scoperto solo dopo che il polverone del dibattito sul terzo mandato si sarà posato. Non prima di Natale.