REDAZIONE MODENA

"Votate Gian Carlo e Susan". Polemica su Venturelli

E Bertoldi accusa i vertici della Lega: "Hanno sostenuto solo Stefano Bargi"

E Bertoldi accusa i vertici della Lega: "Hanno sostenuto solo Stefano Bargi"

E Bertoldi accusa i vertici della Lega: "Hanno sostenuto solo Stefano Bargi"

In occasione del voto "desidero segnalarti due nomi molto validi per le elezioni regionali. Gian Carlo Muzzarelli, che non ha bisogno della mia presentazione, e Susan Baraccani, 26 anni, giovane donna, consigliera comunale di Pavullo". É una parte del contenuto del messaggio (seguito dalla foto del facsimile elettorale con il simbolo Pd barrato e i due nomi accanto) arrivato sui telefonini di un migliaio di elettori del Pd, inviato dalla segretaria Federica Venturelli pochi giorni prima del voto di domenica e lunedì. Indicazioni che hanno fatto storcere il naso a qualcuno nel partito: "Una segretaria cittadina di Modena dovrebbe essere imparziale sulle preferenze...", è il tenore della protesta. La vicenda contribuisce a surriscaldare ulteriormente la temperatura del partito sul fronte segreteria. A Venturelli è stato chiesto di lasciare il suo incarico dopo essere entrata in giunta. Ma stando alle indiscrezioni, sarebbe proprio l’ex sindaco – che lei ha sostenuto elettoralmente e che ha tutta l’intenzione di continuare a esercitare la propria influenza sul partito – a spingere perché non si dimetta. Almeno fino alla fine della trattativa con la componente Pd che fa capo a Stefano Vaccari sul nome dei prossimi segretari comunale e provinciale che saranno eletti nel congresso.

Intanto volano gli stracci nel centrodestra e in particolare nella Lega. Il capogruppo del carroccio in Consiglio Giovanni Bertoldi attacca i vertici provinciali del suo partito, accusandoli di "aver continuato nella sua politica di indebolimento del capoluogo di provincia per favorire la periferia (in modo da monopolizzare tutti gli incarichi di rilievo)". La debolezza della Lega nella città di Modena "non è frutto di un caso ma di una scelta voluta. Ciò è dimostrato dalla scelta di imporre tre candidati sulla città per suddividerne i voti in tre e non infastidire Stefano Bargi, oltre all’invito a votarlo da tutti i vertici del partito (anche del segretario provinciale che a mio parere avrebbe dovuto sostenere tutti gli 8 candidati che si sono spesi per il partito), sia sui social che tramite indicazioni dirette". Bertoldi dice che quando ha capito "che il partito non mi avrebbe sostenuto (sovvertendo le indicazioni di Salvini che aveva invitato le segreterie provinciali alla scelta di candidati che corressero davvero per aumentare i voti del partito), non ho potuto che rallentare il mio impegno e l’investimento economico sulla campagna, perché che la mia, volente o nolente, si era si è trasformata in una candidatura di servizio".

Più sereno il commento di Piergiulio Giacobazzi, cordinatore di Forza Italia per la provincia di Modena, che ringrazia "i 12mila modenesi che hanno dato fiducia a Forza Italia, unico partito moderato che tiene le redini del centro politico anche nella nostra provincia. Purtroppo il risultato non entusiasmante della coalizione di centrodestra, sommato all’exploit di Forza Italia in Provincia di Parma e ad una legge elettorale regionale che andrebbe rivista, il seggio di Modena non è ’scattato’, malgrado il grande lavoro svolto dai candidati e dai militanti".

Sul fronte Movimento 5 stelle la consigliera Barbara Moretti esprime gratitudine per "il risultato personale ottenuto. Le preferenze , che mi fanno registrare come la seconda più votata in Regione, sono motivo di grandissimo orgoglio, tanto più quando da solo poco più di un anno e mezzo sono arrivata nel movimento. Credo che siano stati premiati l’impegno e il lavoro sul territorio sui temi che dalla sanità al welfare, dal dissesto idrogeologico alle nuove povertà caratterizzano la proposta del Movimento confluita e condivisa nel programma della coalizione. Una coalizione pronta a governare per cinque anni a garantire stabilità, sviluppo e innovazione.

g.a.