Modena, 16 settembre 2023 – "Noi non abbiamo mai pensato ad un allontanamento volontario: non lo avrebbe mai fatto, soprattutto perché era legatissimo ai nostri genitori. Non riusciamo a parlarne al passato ma possiamo dire che era legatissimo alla famiglia e temiamo possa essergli capitato qualcosa di brutto. La mente viaggia ma non abbiamo nulla di certo: è tutto nelle mani dei carabinieri e speriamo ci diano presto notizie. Vivere nell’incertezza è bruttissimo".
Sono queste le parole di Nunzia, sorella di Salvatore Legari, l’imprenditore scomparso che da circa un anno viveva a Modena dopo tanti anni in provincia di Bologna: è svanito all’improvviso lo scorso 13 luglio, in circostanze misteriose. Le indagini dei carabinieri proseguono senza sosta e si concentrano in particolare nell’ambito di alcuni rapporti di lavoro dell’imprenditore: quel giorno, il 13 luglio, infatti, Legari, 54 anni, avrebbe dovuto riscuotere un credito presso un cliente a Lesignana, zona Quattro Ville.
Dal pomeriggio, però, il suo cellulare aveva iniziato a suonare a vuoto. Solo alle 20 alla compagna aveva ricevuto un messaggio, di quelli preimpostati, che annunciava ‘Sto rientrando’. Ma l’uomo a casa non è mai tornato. Il suo furgone, quello con cui si era recato sul cantiere di Lesignana per incontrare appunto un cliente e riscuotere una certa somma, è stato rinvenuto dieci giorni dopo la scomparsa a Sassuolo. Ora sul mezzo sono in corso minuziosi accertamenti, al fine di rilevare eventuali tracce. Infatti la procura di Modena ha aperto un fascicolo per sequestro di persona e nessuna pista, al momento, è stata esclusa neppure quella dell’omicidio legato ad un movente all’apparenza economico.
"Ci auguriamo di uscire da questa situazione con il sorriso sul volto – sottolinea la sorella. Era un uomo di cuore, che aiutava tutti, chiunque gli chiedesse una mano. Lo hanno sentito i nostri genitori lo scorso 11 luglio: era tranquillo e scherzava come sempre. Ci aveva detto che sarebbe tornato a casa (Salvatore era originario di Pancrazio Salentino) a settembre per due settimane di vacanza e non ad agosto, come ipotizzato inizialmente, perché a Modena aveva troppo lavoro da svolgere".
La famiglia dell’imprenditore esclude categoricamente che il 54enne fosse preoccupato o intimorito da qualsivoglia situazione. "Non ci ha mai parlato di problemi: chiamava sempre i nostri genitori ma non ha mai accennato neppure a problemi economici, anzi, era una delle persone più solari al mondo. Non l’abbiamo mai sentito preoccupato – continua – doveva trascorrere con le due settimane di vacanza a settembre ed era felice. Viveva in Emilia Romagna da vent’anni e si era trasferito a casa della compagna a Modena da circa un anno ma, quando ci si sentiva, di lavoro si parlava ben poco. Speriamo solo che presto si faccia luce su ciò che gli accaduto: è terribile vivere nell’incertezza".
Nei giorni scorsi i carabinieri, insieme a squadre cinofile, pompieri e protezione civile hanno effettuato alcuni sopralluoghi – con tanto di gruppi subacquei – nelle zone di Lesignana, zona Quattro Ville, nei pressi della Tav - e Sassuolo, dove appunto è stato rinvenuto il furgone. Al momento sono in corso indagini di natura scientifica.