di Giorgia De Cupertinis
Bisogna fare un salto indietro, di oltre vent’anni, per tornare a quella che fu la prima visita di Vittorio Emanuele di Savoia – morto ieri all’età di ottantasei anni – nella città della Ghirlandina.
Un tuffo nel passato, che riporta alla mente quel lontano 30 settembre del 2003, quando la sua Chrysler Voyager Blu - con la quale stava viaggiando da Firenze verso Ginevra - si fermò a Modena, in via Stella, per una "sosta" all’insegna del buon cibo. Nemmeno il figlio dell’ultimo re d’Italia, infatti, seppe resistere alla cucina modenese e alle prelibatezze proposte dallo chef Massimo Bottura, che nella sua celebre Osteria Francescana mise a disposizione dei reali (Vittorio Emanuele era accompagnato dalla consorte, Marina Doria) ben tredici persone: cinque in sala e otto in cucina.
In tavola arrivò un menù "reale", in tutti i sensi, dalla mortadella scomposta con gnocco croccante, al filetto di maialino con aceto balsamico, fino alla creme brule al parmigiano e molto, molto altro ancora. Un menù pensato nei minimi dettagli, accompagnato da sottopiatti e posate in argento, bicchieri di cristallo e un centro tavola di rose rosse. Insomma, una "sosta modenese" fuori programma (il preavviso fu soltanto di un’ora) ma che riuscì comunque a soddisfare la coppia, rimasta affascinata dalle prelibatezze assaggiate quel giorno.
"Tutto buonissimo, eccezionale, davvero eccezionale – affermò Marina Doria, nel lontano 2003, dopo il pranzo da Bottura – Una cucina che oltre a essere di grande qualità è stata presentata anche in modo molto elegante". I due dovevano arrivare a Ginevra entro sera, ma la tappa non poteva concludersi senza prima fermarsi qualche minuto in piazzale Risorgimento, per contemplare il monumento all’"avo" Vittorio Emanuele e rimettersi, poi, in viaggio.
Rimasero soltanto un’ora e mezza, ma quella breve sosta reale rimase comunque nella storia, proprio perché rappresentò la prima visita di Vittorio Emanuele di Savoia in città. Fu lui stesso, ai tempi, a promettere "di tornare" per riuscire a visitarla con più calma, come dichiarò ai giornalisti quel giorno presenti. "Vorrei visitare l’Accademia Militare, perché lì mio padre – ricordò – fece il servizio militare quando aveva diciotto anni". "Torneremo qui, magari, quando il Napoli tornerà in serie A e andremo allo stadio per assistere alla partita contro il Modena. È la mia squadra del cuore, il Napoli, ma chissà quando tornereremo ai vertici", aveva poi aggiunto il principe, vent’anni prima che la squadra di Spalletti vincesse il campionato.
Figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia e della regina Maria José, è deceduto a Ginevra: l’ultimo erede al trono avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni, precisamente il 12 febbraio.