Modena, 6 dicembre 2024 – La visita di John Elkann allo stabilimento Maserati di via Ciro Menotti ha indispettito – e non poco – la Fiom Cgil che non ha perso l’occasione per farsi sentire. E lo ha fatto con una lettera ironica ma non troppo indirizzata direttamente al leader di Stellantis.
“Carissimo John Philip Jacob Elkann – si legge – le scriviamo perché abbiamo appreso dai social e dai media che mercoledì 4 dicembre ci ha fatto l’onore di iniziare da Modena, dal cuore storico di Maserati, il tour degli stabilimenti in Italia. Se l’obiettivo, come leggiamo, era stare più vicino ai dipendenti, di incontrarne di persona il maggior numero temiamo che abbia ricevuto informazioni sbagliate. Sì sbagliate, perché il silenzio, l’ordine, che ha trovato in Maserati non erano solo dovuti alla cura quotidiana del bene aziendale e alle nuove e silenziose tecnologie. Il silenzio che regna nello stabilimento di via Ciro Menotti a Modena è quello di uno stabilimento che ha visto il suo ultimo giorno di produzione per il 2024, il 22 novembre scorso…. E se ne riparlerà a febbraio”.
“Leggiamo – continua la lettera della Fiom Cgil – che ha incontrato tutti i dipendenti, anche su questo…. è stato hanno informato male… se ha visto persone che indossavano la divisa aziendale o erano scelti o erano controfigure perché quelli veri sono in cassa integrazione da mesi e hanno visto ora la tredicesima proporzionale al tempo lavorato, meno di 60 giorni in un anno! Leggiamo che ha voluto ’ringraziare personalmente’ tutte le colleghe e i colleghi che con il loro lavoro continueranno a raggiungere importanti risultati per Maserati. E qui… o è una caduta di stile o prepara i lavoratori e le lavoratrici all’abbandono della produzione, perché non sappiamo chi ha ringraziato, ma sicuramente all’attenzione delle maestranze non sono arrivati inviti. Lei è arrivato così, senza avvertire nessuno. A sorpresa. Temeva forse che le lavoratrici ed i lavoratori volessero ricambiare il saluto come già fatto con la visita dell’ ex Ad Tavares? Le lavoratrici ed i lavoratori di Maserati chiedono solo di lavorare, chiedono certezze per un futuro produttivo, chiedono un piano industriale e nuovi modelli, chiedono un’integrazione subito alla cassa integrazione perché non arrivano alla fine del mese. Non vogliono essere ringraziati vogliono lavorare tutti i giorni ed essere pagati per il loro lavoro. Chiedono troppo?”.
Intanto il tema automotive e in attesa del tavolo Stellantis il 17 dicembre a Roma interviene anche l’assessore regionale Vincenzo Colla: “Al posto di inventare cose che non arrivano mai, se vogliamo essere veloci, andiamo in direzione del contratto di sviluppo e cerchiamo di evitare troppa cassa integrazione. Che Elkann vada a visitare i suoi stabilimenti mi sembra un fatto ordinario – dice Colla – Le risorse pubbliche nel contratto di sviluppo- sottolinea Colla- vengono erogate se ci sono investimenti, se c’è innovazione, se c’è stabilità del sito produttivo e se mantengo e rafforzo l’occupazione”.