VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Stupro di Formigine, odio social contro la comunità di accoglienza. Il 17enne accusato di tentato omicidio

Commenti contro la ‘Orione 80’ quale la stessa vittima ha espresso solidarietà. Migliorano le condizioni della 65enne, mentre il minore è stato trasferito nel carcere minorile di Ancona

Stupro di Formigine, odio social contro la comunità di accoglienza. Il 17enne accusato di tentato omicidio

Modena, 19 aprile 2025 – Migliorano le condizioni della donna di 65 anni vittima della brutale aggressione avvenuta martedì mattina nella piccola frazione di Tabina di Magreta. La 65enne è ancora ricoverata a Baggiovara a causa di un malore che l’ha colpita poche ore dopo essere stata dimessa. Intanto il minore 17enne di origine tunisina sottoposto a fermo dai carabinieri per tentato omicidio, violenza sessuale e rapina – reati pluriaggravati – è stato trasferito in un carcere minorile di Ancona.

Il Gip, giovedì ha convalidato il fermo di indiziato di delitto a fronte dei numerosi indizi a suo carico: i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo e della Stazione di Formigine lo hanno fermato poco dopo l’aggressione a sfondo sessuale, avvenuta intorno alle 11 di martedì mattina. Se non fosse stato per l’intervento di alcuni passanti, che hanno udito le grida disperate della vittima, forse il minore avrebbe continuato ad infierire uccidendola.

Al 17enne viene infatti contestato il reato di tentato omicidio. Come noto la 65enne era stata improvvisamente aggredita per strada, a Tabina mentre passeggiava in una stradina di campagna, come era solita fare ogni giorno e a pochi passi dalla propria abitazione.

La donna ha cercato di resistere allo stupro ma è stata picchiata brutalmente e rapinata della fede dal minore che, prima di massacrarla con numerosi colpi al volto e sottoporla ad atti sessuali, l’ha trascinata per metri nel vicino campo, stringendole attorno alla gola lo scaldacollo che la 65enne indossava.

Secondo gli accertamenti dei militari il minore ha desistito dalla sua condotta solo grazie all’intervento di alcuni passanti che hanno soccorso la vittima, poi trasportata d’urgenza in ospedale.

Grazie alla testimonianza coraggiosa della donna i militari hanno subito individuato il 17enne, raggiunto all’interno della vicina struttura per minori stranieri non accompagnati finita ora nel mirino.

Contro la stessa – Fondazione Orione 80 – si è infatti riversata una preoccupante campagna d’odio, particolarmente attiva soprattutto sui social network. Commenti ingiuriosi nei confronti degli operatori che vi lavorano ogni giorno e ai quali la stessa famiglia della vittima ha espresso solidarietà, vicinanza.

La tensione, nella verde frazione di Magreta è comunque alta ed è difficile tornare alla normalità. Ai commenti dei cittadini, si aggiungono le polemiche politiche con richieste di controlli sulla struttura, e sulle procedure di accreditamento e accoglienza. Le indagini per ricostruire la brutale aggressione continuano.