GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Violenta grandinata in Appennino. Strade bianche come fosse neve: "Fenomeno insolito": notte di disagi

Forte e improvvisa perturbazione da Pavullo a Sestola: tra le frazioni più colpite Gaianello e Piantacroce. Il meteorologo Lombroso: "Orario e accumulo poco frequenti". Alcuni residenti hanno dovuto spalare.

Violenta grandinata in Appennino. Strade bianche come fosse neve: "Fenomeno insolito": notte di disagi

Forte e improvvisa perturbazione da Pavullo a Sestola: tra le frazioni più colpite Gaianello e Piantacroce. Il meteorologo Lombroso: "Orario e accumulo poco frequenti". Alcuni residenti hanno dovuto spalare.

Un bianco tappeto di grandine, steso su campi, tetti e strade. È la fotografia "invernale" che paradossalmente, a fine settembre, hanno restituito alcune zone del nostro Appennino, da Pavullo a Sestola, colpite nella notte tra sabato e domenica da una forte perturbazione. Un risveglio insolito per molti residenti (alcuni dei quali si sono svegliati nel cuore della notte, tra le due e le tre, a causa della tempesta) che si sono trovati di fronte un insolito paesaggio "imbiancato" come successo nelle zone più colpite, tra cui Gaianello, Monzone, Camatta, Renno e Piantacroce. Fortunatamente, nonostante l’accumulo fosse abbondante, non sarebbero stati registrati danni ingenti, seppur durante la notte ci sono stati disagi con strade difficilmente percorribili a causa del ghiaccio: "Sembrava di essere in una pista – commenta un residente – è stata una grandinata improvvisa e violenta, ma soprattutto inaspettata". Uno scenario certamente curioso: sono stati diversi i cittadini che ieri hanno tirato fuori la pala da neve per spazzare via la grandine davanti a casa, quasi come fosse dicembre. "Un fenomeno poco frequente per l’orario in cui è avvenuto – spiega il meteorologo Luca Lombroso –. Grandinate con così tanta grandine da imbiancare il terreno sono più comuni in pieno giorno, quando l’atmosfera è più instabile grazie al riscaldamento diurno. L’evento in sé non è atipico, ma sicuramente questa grandinata, per l’insolito orario, l’accumulo e la stagione ha lasciato il segno. Questi fenomeni, sempre più frequenti, sono influenzati dai cambiamenti climatici". E l’agricoltura? "Da un sopralluogo e un confronto con la responsabile e i tecnici del territorio non sono emerse particolari criticità, visto il periodo quasi autunnale dove la maggior parte delle colture sono state raccolte – spiega Alberto Notari, presidente Cia – Certo è che continuano fenomeni sempre più estremi, a riprova di un inesorabile cambiamento climatico che mette sempre più a repentaglio l’agricoltura".