A Villa Sorra ha preso il via, nei giorni scorsi, il primo stralcio del cantiere che porterà alla riqualificazione della limonaia, ma ci sono ancora mai sopiti "mal di pancia" da parte di qualcuno. Come quello di Giovanni Losavio, presidente della sezione modenese di Italia Nostra, che non ha affatto digerito l’attuale progetto, sebbene nella limonaia non si farà più, come previsto in un primo momento, una cucina con ristorante. "Abbiamo criticato radicalmente il progetto quando fu presentato pubblicamente e continuiamo a farlo. Certamente – prosegue Losavio – è positiva la trattativa che siamo riusciti a intavolare con l’ex Soprintendente, per trasferire cucina e ristorante dalla limonaia alle scuderie. Ma, per noi, il progetto porta ancora con sé diverse problematiche. Troviamo infatti davvero mortificante che la villa sarà, come si dice oggi, una location per matrimoni, ovviamente per chi se lo potrà permettere. E non dimentichiamo che, nell’attuale progetto, oltre alle cucine e al ristorante alle scuderie, sono previste anche cucine nel piano interrato della villa, dove si trovavano le cucine settecentesche. Non si faranno un po’ troppe cucine? Non sarà dato un po’ troppo spazio ai ’sapori’ più che ai ’saperi’, all’interno del progetto di Villa Sorra chiamato ’Saperi e sapori’? Avremmo preferito una destinazione meno lesiva della integrità fisica della villa e dei suoi edifici di servizio. Non dimentichiamo, infatti, che anche le scuderie di Villa Sorra sono monumentali e fanno parte di quella che era la sede dell’amministrazione di un’azienda agricola del Settecento. Villa Sorra, peraltro, secondo noi dovrebbe essere non sede di matrimoni, bensì un monumento di se stessa; si poteva pensare, per il suo interno, ad esempio a un museo degli arredi settecenteschi delle ville tra Modena e Bologna. Avevamo chiesto anche che fosse ripristinata la lanterna originale, grazie alla quale la grande cupola trovava luce; ma anche di questo non c’è traccia nel progetto. Ora che il cantiere è stato aperto, continueremo a seguire attentamente gli sviluppi". Dall’altra parte Remo Mezzetti, assessore a Villa Sorra, rileva: "Abbiamo sempre prestato una grande attenzione ai rilievi di Italia Nostra, e prova ne è anche lo spostamento del ristorante dalla limonaia alle scuderie, che peraltro mi trova perfettamente d’accordo. Per quanto riguarda i matrimoni, premetto che per rendere Villa Sorra sede di matrimoni civili occorre un atto specifico e che ci si sposa anche nella Reggia di Caserta. Ma a parte questo, abbiamo ora un masterplan approvato dalla Soprintendenza, che individua le funzioni per i vari stabili del compendio di Villa Sorra, e intendiamo rispettare diligentemente tutte le indicazioni della Soprintendenza".
Marco Pederzoli