Vigili a processo per tortura. Respinto il rito abbreviato

Rigettata richiesta di rito abbreviato per due operatori polizia locale di Sassuolo rinviati a giudizio per tortura. Processo con rito ordinario il 21 marzo 2025. Accusati di aver aggredito un uomo marocchino al Pronto Soccorso di Sassuolo nel 2019.

Vigili a processo per tortura. Respinto il  rito abbreviato

Rigettata richiesta di rito abbreviato per due operatori polizia locale di Sassuolo rinviati a giudizio per tortura. Processo con rito ordinario il 21 marzo 2025. Accusati di aver aggredito un uomo marocchino al Pronto Soccorso di Sassuolo nel 2019.

Niente processo con rito abbreviato per due dei quattro operatori della polizia locale di Sassuolo rinviati a giudizio per il reato di tortura. Infatti nel corso della precedente udienza i legali degli imputati avevano avanzato richiesta di abbreviato per i propri assistiti, condizionato a sentire un medico e un’infermiera del PS di Sassuolo. Ieri il secondo collegio, presieduto dal giudice Mazza ha però rigettato la richiesta, ritenendo evidentemente non necessaria l’audizione dei due testi indicati dalle difese. Il processo con rito ordinario è stato quindi rinviato per istruttoria al 21 marzo 2025. In quella data si inizierà a sentire i testi del pm: personale sanitario e forze dell’ordine intervenute sul posto quando l’uomo fu trovato a terra privo di sensi. Il procedimento, lo ricordiamo vede alla sbarra quattro operatori della polizia locale di Sassuolo, due agenti e due assistenti, accusati di aver aggredito un 41enne marocchino di Viano, nel reggiano, ricoverato al Pronto Soccorso di Sassuolo. I fatti risalgono alla sera del 15 ottobre di due anni fa quando l’uomo, soccorso dalla Croce Rossa in via Regina Pacis a Sassuolo, era stato trasferito all’ospedale in stato confusionale.

Secondo la Procura, l’intervento dei quattro agenti, quella sera, non era stato richiesto da nessun operatore del Pronto Soccorso. In base a quanto ricostruito dai carabinieri a seguito della denuncia del Direttore dell’Ospedale, su segnalazione inoltrata dal primario responsabile del Pronto Soccorso, i quattro avrebbero aggredito il paziente, che era adagiato su una barella. Due imputati rispondono anche di falso ideologico per aver redatto una relazione di servizio falsa. Gli avvocati difensori Tassi, Canuri, Tarquini, Manes e Guazzarini avevano chiesto per i loro assistiti sentenza di non luogo a procedere.

Valentina Reggiani