Avrebbero posizionato davanti alla loro abitazione un lumino rosso da cimitero: un atto intimidatorio arrivato al culmine di una lunga serie di persecuzioni. Dieci e otto mesi di carcere: sono queste le pene chieste dalla pubblica accusa nei confronti di padre e figlio di Castelfranco, di 61 e 40 anni, difesi dall’avvocato Mauro Buono. L’accusa nei confronti dei due è di stalking in concorso per aver molestato in più occasioni i vicini, una coppia di giovani che viveva appunto in una proprietà a loro confinante. Secondo quanto emerso dalle indagini padre e figlio, da febbraio 2017 ad ottobre 2018 hanno imposto la loro presenza cercando continui contatti con le vittime: appostandosi ad esempio davanti alla loro abitazione o attendendoli al loro rientro a casa . Non solo: i parenti avrebbero anche effettuato diversi blitz davanti al banco del mercato di Spilamberto dove una delle vittime lavorava, arrivando anche a mostrarle il fondoschiena. In più occasioni, inoltre, gli imputati avrebbero posizionato di fronte alla proprietà delle vittime e ben visibile un lumino rosso da cimitero. La coppia, temendo per l’incolumità propria e dei propri familiari, aveva installato anche telecamere nel perimetro della propria abitazione ed era arrivata ad adottare un cane da guardia. Non solo: la donna, dopo le numerose incursioni da parte dei vicini, era arrivata a lasciare il posto di lavoro al mercato. Nei giorni scorsi è arrivata la richiesta di condanna per padre e figlio e la sentenza è attesa per oggi.
CronacaVicini stalker, oggi la sentenza