PAOLO TOMASSONE
Cronaca

Viaggio nel parco agroalimentare. La natura torna protagonista tra sociale, green e buon cibo

La Fondazione Albertino Reggiani, nella Bassa modenese, ha creato uno spazio unico "Qui ospitiamo anche scuole e associazioni per giornate di studio e attività agricole".

Viaggio nel parco agroalimentare. La natura torna protagonista  tra sociale, green e buon cibo

Viaggio nel parco agroalimentare. La natura torna protagonista tra sociale, green e buon cibo

Il ‘ritorno alla campagna’ è un trend di successo degli ultimi anni. Incapsulati negli appartamenti e nelle schiavitù urbane, anche un semplice campo coltivato e due animali domestici che razzolano diventano improvvisamente una valvola di sfogo, un ritorno a un rapporto semplice con la natura. Su questa tendenza la Fondazione Albertino Reggiani gioca carte importanti: nella sua storia c’è l’impegno a onorare la memoria di un imprenditore illuminato che ha saputo differenziare le sue attività e le sue imprese rimanendo fortemente legato alla sua terra e a quei valori e principi che rispecchiavano il suo amore, il suo rispetto per la natura e il suo impegno per la tutela dell’ambiente, delle risorse naturali e della biodiversità.

In un ampio terreno di 25mila metri quadri, nel cuore della Pianura Padana, nella Bassa Modenese, è nato il "Parco Agroalimentare Far", unico in tutta l’Emilia-Romagna. Qui s’incontra il laghetto, s’incontrano le erbe officinali, s’incontrano gli orizzonti ampi ma anche le strutture per fruire della campagna e dei suoi aspetti che, per i più avanti con l’età, sono un "ritorno", ma che, per i più giovani, sono una vera "scoperta". È questa la differenza. Sulla quale sta puntando la presidente Elena Canevazzi che, dopo aver ereditato l’incarico da Emilio Sabattini, sta rilanciando alcune partnership con realtà sociali del territorio e avviando nuovi progetti.

"Qui lo spazio consente di portare avanti tante iniziative - spiega durante una visita con i giornalisti -. Possiamo ospitare scuole, associazioni di volontariato e singole famiglie che desiderano trascorrere qualche ora all’aria aperta. Ma ci rivolgiamo anche alle aziende che desiderano organizzare in un posto unico nel suo genere, immersi nella natura, giornate di studio, convegni o anche soltanto feste aziendali". Grazie a un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola sono stati realizzati alcuni percorsi didattici: Orto e profumi, La vita dell’acqua, Il bosco naturale, Gli animali della fattoria e Gli animali esotici. "Questi percorsi – spiega Canevazzi – permettono di operare su tre ambiti che riguardano la nuova cultura alimentare e che evidenziano le tre ‘A’ che caratterizzano la fondazione: agricoltura, intesa come la relazione tasse terra e l’attività agricola; alimentazione, intesa come legame esistente fra cibo e produzione agricola e relative conseguenze che ha su ambiente e salute; ambiente, intesa come le azioni di cambiamento, anche nella nostra routine alimentare, a favore di una maggiore tutela dell’ambiente, del risparmio delle risorse naturali e della biodiversità.Un’attenta agricoltura e una curata alimentazione fanno si che l’ambiente possa essere tutelato e le risorse naturali utilizzate in maniera appropriata e rispettosa".

All’interno del Parco Agroalimentare, si sta compiendo un importante passo verso l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità, offrendo loro un’opportunità concreta di inserimento lavorativo e promuovendo anche un clima di accettazione e rispetto all’interno della comunità. La collaborazione con le associazioni di volontariato - dall’Anfass alla cooperativa sociale La Zerla fino alla Bella Sfilza - sottolinea il forte legame tra il Parco Far e la comunità circostante, dimostrando che insieme è possibile superare le sfide e costruire un ambiente inclusivo e solidale per tutti i suoi membri. "La fondazione si avvale del prezioso aiuto svolto dai volontari - conclude la presidente -. Chi volesse unirsi a noi è sempre ben accetto". Al Parco si accede su prenotazione sul sito www.fondazionealbertinoreggiani.it Le prossime aperture al pubblico sono il 30 giugno e il 7 e 28 luglio.