Modena, 10 gennaio 2024 – Da Natale a San Geminiano è veramente un attimo. Le festività sono ancora lì a risplendere, e già Modena si si prepara a celebrare il suo santo patrono venerdì 31 gennaio, fra tre settimane esatte. E quest’anno l’attesa della festa sarà nell’abbraccio di un ampio cartellone musicale, proposto dall’arcidiocesi di Modena con il sostegno della Fondazione di Modena e del Comune. "Il nostro Duomo, casa di San Geminiano, è davvero al centro della vita della città, e ogni giorno dell’anno noi vediamo il grande amore che viene riservato al nostro patrono", fa notare monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’arcidiocesi e arciprete del Capitolo Metropolitano. "E attorno a San Geminiano si rafforza il sentire della nostra comunità cittadina", rimarcano Matteo Tiezzi, presidente della Fondazione, e Andrea Bortolamasi, assessore comunale alla cultura.
Il percorso che ci porterà verso la grande festa avrà inizio sabato 18 gennaio, un giorno dal particolare significato simbolico: quel pomeriggio verrà riaperta la tomba del Santo nella cripta del Duomo e l’evento sarà quindi incastonato in una cornice di solennità artistica. Dalle 14 le campane della Ghirlandina suoneranno ‘a mano’, grazie all’impegno (e alla forza delle braccia) dei maestri campanari: "Non accadeva dal 23 aprile 1945 per la Liberazione di Modena", rivela Davide Zanasi, segretario dell’associazione dei campanari modenesi, che ha ottenuto una speciale concessione dal Comune, dai Musei Civici e dall’ufficio di coordinamento del sito Unesco. I campanari accederanno alla cella campanaria e suoneranno da ferme le quattro campane della torre che di solito vengono azionate meccanicamente: le due campane maggiori risalgono al 1639, le altre due sono del 1988 e furono posizionate in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. Sempre sabato 18, in serata, in Duomo verrà proposto l’ "Officium Vesperarum Sancti Geminiani", un vero e proprio vespro solenne dedicato al Santo, tratto da manoscritti musicali cinquecenteschi custoditi all’Archivio Capitolare del Duomo: i Madrigalisti Estensi, diretti da Michele Gaddi, li eseguiranno con strumenti originali e copie fedeli. Nel pomeriggio del 18 gennaio, dalle 15.30, presso il salone dell’Arcivescovado si terrà un approfondimento culturale su "La musica della Domus Clari Geminiani" con Federica Collorafi, direttrice dell’Archivio diocesano, Stefano Pellini, organista titolare del Duomo, e Michele Gaddi. Domenica 26 gennaio poi il Duomo accoglierà un altro evento con protagonisti di primo piano, ma tutto il programma verrà svelato solo fra qualche giorno.