Verso Bruxelles. Affluenza ferma al 61%. Exploit Fratelli d’Italia, ma il Pd resta in pole

I primissimi risultati in città e provincia: i Dem recuperano posizioni. Il voto amministrativo fa da traino anche per l’Europa. Ma nel 2019 furono 370.932 (69,72%) i cittadini alle urne.

Affluenza ferma al 61%

Affluenza ferma al 61%

Modena, 10 giugno 2024 – I primi numeri. Le prime cifre che proiettano già al futuro. Ieri sera alle 23, alla chiusura delle urne per le elezioni del Parlamento europeo, nella provincia di Modena si è registrata un’affluenza pari al 61%.

E stando ai primi risultati, sono proprio questi stessi numeri a far percepire come il vento di destra, quest’anno, spiri anche sul territorio modenese. Una "ventata" che si fece già percepire anni fa, ma non senza differenze: se nel 2019 la crescita esponenziale fu trainata dalla Lega (che si attestò al 33,83%) quest’anno – stando ai dati emersi fino alle ore 1.20 – a capo della rivoluzione di destra c’è il partito di Giorgia Meloni (17.837 voti alle 1.20 - 27%). D’altra parte, anche il Partito Democratico non perde posizioni, mantenendo salde – o meglio, più che salde – le sue radici nel fortino rosso: alle 1.20, per il Pd si contano 24.685 voti (38%).

Allo stesso identico orario, M5s al 6,56%, FI al 5,81%, Lega al 7,09%. Stati Uniti d’Europa 2,41%, Verdi Sinistra 5,63%, Azione 3,97%, Pace Terra e Dignità al 2,09%, Libertà al 0,54%, Alternativa Popolare al 0,28% e Svp al 0,14%,

Uno scenario che potrà poi essere paragonato con i numeri del 2019: esattamente cinque anni fa, per le europee, votarono ben 370.932persone sul nostro territorio, su un totale di 532.004 aventi diritto al voto. Un’affluenza, dunque, pari al 69,72%. Quell’anno resitituì al territorio una fotografia ricca di numeri da approfondire, a partire – come già ricordato – proprio dalla crescita esponenziale che anche sul nostro territorio della Lega, che nel 2019 si attestò al 33,83%. Un risultato davvero significativo se si pensa che cinque anni prima ancora – nel 2014 – il Carroccio aveva ottenuto alle elezioni europee appena il 5%. Fratelli d’Italia invece si fermò al 4,31% mentre Forza Italia al 5,52%. Sempre nel 2019, il Movimento 5 Stelle invece arrivò, nella nostra provincia, al 12,82%. Ma quell’anno fu particolare anche per un altro aspetto: alla crescita della Lega si accostò parallelamente il ’crollo’ del Partito Democratico, che si fermò – nel 2019 – al 33,56% a fronte di un 54,06% della precedente tornata elettorale.

Focus Modena. Facendo un salto indietro, sempre di cinque anni, ci sono ulteriori numeri da sviscerare: soltanto nel comune di Modena, infatti, per quanto riguarda le europee del 2019, il partito democratico raggiunse il 39,85% mentre la Lega il 26,10%. Passando al Movimento 5 Stelle, sempre nel 2019, si arrivò all’11,77%, Forza Italia il 5,59% e Fratelli d’Italia il 4,64%.

In quell’anno, soltanto per quanto riguarda il comune di Modena, l’affluenza fu pari al 70,9% (73,3% l’affluenza precedente) mentre ampliando lo sguardo su tutto il territorio provinciale, sempre per le europee del 2019, l’affluenza fu del 69,7% (72,5% quella precedente). Per quanto riguarda le amministrative invece, nel 2019 l’affluenza nel comune di Modena fu del 69% e in provincia del 70%. Quest’anno, invece, l’affluenza alle comunali è stata pari, rispettivamente, al 62%. Il paragone tra gli anni, dunque, non lascia spazio ad altri dubbi, palesando un dato certo: l’affluenza per le europee è stata trascinata dalle elezioni comunali. Nei Comuni in cui non si doveva eleggere un nuovo sindaco, infatti, la percentuale è rimasta bassa: un esempio è proprio San Prospero che, annullate le amministrative (a maggio entrambe le liste furono bocciate per un ’vizio di forma’ e proprio oggi si insedierà il commissario, dunque i san prosperesi hanno potuto votare soltanto per eleggere i rappresentati del parlamento europeo) ha infatti registrato numeri più bassi. Tra i comuni dove l’affluenza è stata maggiore, invece, c’è Lama Mocogno ma anche Campogalliano, Bastiglia, Montecreto e soprattutto Fiumalbo.