Venti anni fa, il 29 dicembre 2004, scompariva Ermanno Gorrieri. Ieri a ricordare l’anniversario il figlio Claudio con un post sui social e Paolo Negro, esponente dell’anima cattolica del Pd, oltre alla Fondazione Gorrieri. Nessuna istituzione o associazione, ieri, si è unita pubblicamente al ricordo. Eppure Gorrieri, erede in Emilia-Romagna della tradizione resistenziale e democristiana rappresentata dal filone di pensiero che si ispirava a Giuseppe Dossetti, fu una figura di spicco del cattolicesimo sociale e democratico modenese e non solo, partecipando prima alla Resistenza (col nome di "Claudio") e poi animando la nascita della Cisl modenese insieme a Luigi Paganelli.
Il suo impegno si espresse con acuti saggi come "La giungla retributiva" che ispirarono schiere di sindacalisti a testimonianza del suo slancio verso la ricerca di una equità sociale che lo spinse poi a scelte radicali, abbandonando la Dc e dando vita al partito dei "Cristiano Sociali", che poi confluiranno nella sinistra italiana. Fu uno dei pochi politici modenesi che si videro attribuito un dicastero ministeriale, quando nel 1987 gli venne assegnato il Ministero del Lavoro.
Alberto Greco