Il 29 ottobre 2024 se lo ricorderà a lungo Filippo Puletto, giorno del suo primo gol fra i professionisti che ha permesso al Carpi di tornare al successo sull’Arezzo. Una rete da dedicare a mamma Monica ("che mi è stata sempre vicina") e da incorniciare all’interno di una grande prova da trequartista, che lo ha visto con un secondo gran tiro innescare la corta respinta del portiere Trombini da cui Gerbi ha trovato il 2-1. Per il classe 2004 in prestito dalla Spal un martedì sera perfetto. "Sono molto contento per il risultato – le sue parole - e per la mia prestazione. E’ stata una gara di squadra con tanto sacrificio. Dopo Pesaro abbiamo analizzato tutto al centimetro, abbiamo parlato fra di noi e col mister e la dirigenza. La risposta sul campo penso che sia stata all’altezza". Per Puletto è stata la sesta presenza, la terza da titolare di un’avventura che ha fortemente voluto assieme al "gemello" Nicolò Contiliano, con cui è arrivato all’ottava stagione di fila fianco a fianco. "Da inizio estate ci siamo sentiti con mister Serpini – prosegue – perché io e Nicolò lo conosciamo bene dal settore giovanile della Spal e sapevamo che la sua idea di gioco sarebbe stata perfetta per noi. Tra l’altro prima della gara (sorride, ndr) il mister mi ha detto "sai che dovrai venire a darmi il cinque perché farai gol" e ha portato bene. Sono davvero felice di avere fatto la scelta di venire a Carpi. Sono arrivato in un gruppo molto forte, c’è grande lotta per la maglia e questo è uno stimolo in più. Tatticamente posso giocare un po’ ovunque in mediana, ma da trequartista e mezzala offensiva mi piace di più". Nato a Riccione, Puletto ha cominciato a Cesena, poi dopo il fallimento dei romagnoli a 7 anni è passato alla Spal dove ha fratto tutta la trafila, facendo anche il debutto in B a maggio 2023. "La priorità della stagione è la salvezza della squadra – conclude – e per centrarla dobbiamo fare la prestazione con il nostro calcio. Penso che abbiamo grossi margini di miglioramento ancora, personalmente non sono ancora al 100% ma la strada è giusta, anche se voglio alzare un po’ le mie statistiche come gol e assist. Il girone? L’ho affrontato anche l’anno scorso nei 6 mesi con la Spal prima di andare a Trento e sapevo che con la discesa dalla B di Perugia e Ternana sarebbe stato ancora più difficile".
Davide Setti