
Varcotex, azienda carpigiana leader nel settore del labelling e da sempre impegnata per il lavoro di prossimità e l’etica della professionalità italiana, ha aperto le porte ai giornalisti per illustrare il proprio metodo di produzione totalmente interno a servizio dei grandi della moda. Grazie alla strada analitica intrapresa per far luce sulla condizione strutturale della produzione ed al percorso dedicato alla sostenibilità, Varcotex può ritenersi soddisfatta per aver raggiunto in questi mesi un +50 % rispetto al fatturato del 2020.
"Ma non solo – ha spiegato Paolo Munari, CEO di Varcotex – possiamo dire che siamo a un + 10 % rispetto al 2019, e prevediamo di chiudere il 2021 a 12 milioni di fatturato". Quello che caratterizza l’azienda con sede a Carpi, nata nel 1982, è una filiera verticale che produce oltre il 90% delle vendite in Italia, sensibilizzando i suoi stakeholder e i suoi clienti sull’importanza fondamentale di controllare tutta la filiera, per evitare passaggi e sub-forniture non sempre adeguatamente tracciate e tracciabili. Valore aggiunto di Varcotex, come ha più volte sottolineato Munari, è la produzione totalmente interna grazie alla disponibilità di un centinaio di macchinari di ultima generazione che consentono di coprire tutte le fasi del processo produttivo e di realizzare ogni giorno circa 1 milione e 300 mila etichette tessute, un milione e 100 mila cartellini e 1 milione di etichette stampate. Tra i clienti, i più importanti brand del lusso, Gucci, Bottega Veneta, Dolce&Gabbana, Moncler, Moschino, Dior, Ferragamo, Max Mara. "Grazie alla produzione interna possiamo offrire soluzioni dall’alto contenuto tecnologico e stilistico – ha concluso il CEO –. Con la nostra produzione a Km 0 possiamo a buon diritto affermare di avere un occhio di riguardo verso la sostenibilità".
m.s.c.