ALESSANDRO TREBBI
Cronaca

Valsa tra i rimpianti e due settimane decisive

L’ex gialloblù Boninfante protagonista in Coppa, tanti i giovani esplosi

Per il coach Alberto Giuliani sono in arrivo due sfide decisive

Per il coach Alberto Giuliani sono in arrivo due sfide decisive

Una Final Four di Coppa Italia che è servita solo ad alimentare rimpianti nei tifosi di Modena Volley e forse anche nella dirigenza, quella vinta ieri pomeriggio a Bologna dalla Lube Civitanova. Rimpianti per non esserci, ovviamente, un’assenza che dura ormai da quattro anni. Rimpianti però anche per i protagonisti in campo, primo tra tutti Mattia Boninfante, regista ventenne che i gialloblù non hanno trattenuto lo scorso anno e che adesso è sbocciato alla Lube, sollevando ieri il suo primo trofeo importante da leader; rimpianti anche nel vedere gli investimenti giovani, precoci e di lungo termine fatti da Verona (vedi alla voce Mozic, Keita, Spirito, Sani) o quelli più costosi ma ugualmente efficaci della Lube (Bottolo sopra tutti, o Nikolov) ieri decisivi. E titolari (o quasi) di sei più uno (quello di Verona soprattutto) non certo distanti da quello di Modena per investimenti economici.

Presente. Non c’è tempo però per i rimpianti e per pensare a quello che poteva essere e non è stato. De Cecco e compagni devono concentrarsi sulle due prossime terribili settimane, quelle che verosimilmente decideranno la qualificazione ai play off: prima la trasferta di Cisterna, domenica prossima, per cercare di mettere un punto fermo al settimo posto. Poi la sfida di alto livello alla Lube Civitanova, la formazione di SuperLega che forse nel computo investimenti/disinvestimenti fatti e risultati ottenuti ha guadagnato di più in questa stagione. Saranno i due match verità per i ragazzi di Giuliani che dovranno provare a sfruttare il maggiore tasso tecnico nei confronti dei laziali e (forse) la pancia piena dei marchigiani.

Futuro. Da Casalecchio sono arrivate indicazioni anche sul mercato gialloblù: c’è delusione per l’affare sfumato con Yuri Romanò e la sensazione è che alla fine rimarrà Paul Buchegger, che si è comunque meritato una giusta considerazione. Casadei dovrà trovare allora un altro italiano: un martello che affianchi Porro e Davyskiba (Held, Gardini, Magalini?) o un palleggiatore che sostituisca De Cecco, alleggerendo la società di un contratto pesante. In questo, ovvero nel budget a disposizione, incideranno senz’altro anche le dinamiche societarie.

Alessandro Trebbi