MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Uomo aggredito in canonica a Modena: ferito al polso con un coltello

Violenza a Sorbara di Bomporto, la vittima è un tunisino di 45 anni ospitato nella struttura. Il parroco: “Ho sentito le urla. Era a terra sanguinante, ma la persona che l’ha colpito è fuggita via a bordo di un’auto”

Un carabiniere in una fase di controllo

Un carabiniere in una fase di controllo

Modena, 13 agosto 2024 – “Sono stato svegliato dalle urla che provenivano dalla canonica, mi sono precipitato e ho visto un uomo a terra, con una grossa ferita al polso, da arma da taglio”. Don Filippo Guaraldi, parroco di Sorbara di Bomporto (Modena), racconta quanto avvenuto domenica, verso le 23, nei pressi della canonica dove è stato ricavato un appartamento e varie stanze in cui viene data ospitalità a persone in situazioni di temporanea difficoltà, nel percorso verso il raggiungimento dell’autonomia.

Sono ancora sconvolti e sotto choc i parrocchiani di Sorbara e gli stessi ospiti della struttura d’inclusione: “Non c’è alcun testimone oculare – racconta il parroco – perché nessuno era presente al momento dell’aggressione. Abbiamo solo sentito le urla e ci siamo tutti precipitati a vedere cosa fosse successo”. La persona aggredita è un uomo di nazionalità tunisina di 45 anni, che da neanche un mese era stato accolto da don Filippo.

Le persone ospiti, scese in strada, raccontano di avere visto una macchina uscire dallo spiazzo della canonica, con a bordo delle persone che pare parlassero in arabo. A terra, il tunisino, con un polso gravemente colpito, pare con un grosso coltello. “La ferita ci è sembrata subito profonda – commenta don Filippo – i soccorsi, allertati, sono arrivati davvero tempestivamente e io stesso ho assistito i sanitari mentre caricavano l’uomo sull’ambulanza che lo ha portato all’ospedale di Baggiovara”.

Sul posto sono poi arrivati i Carabinieri e la scientifica, che fino alle tre di notte hanno interrogato tutte le persone presenti della canonica ed effettuato i rilievi necessari alle indagini. “Davvero non sappiamo cosa possa essere accaduto e il motivo per cui l’uomo tunisino sia stato aggredito – aggiunge il parroco –. Dalla posizione della ferita, verrebbe da pensare che lui stesse cercando di difendersi, ma sono solo supposizioni visto che nessuno era presente".

E ancora: “È un uomo mite, che ho accolto qui da noi da neanche un mese e che mi è stato segnalato da una parrocchiana: vive in Italia e fa lavori di muratura, solo che attualmente non ha una abitazione. Per questo gli abbiamo dato una stanza, ed era l’unico di nazionalità tunisina visto che nella maggiore parte dei casi abbiamo persone africane. Siamo tutti sconvolti, la stessa parrocchiana che mi ha segnalato la persona è sotto choc perché lo conosce come uomo mite e tranquillo e un lavoratore. Seguiamo le evoluzioni e aspettiamo notizie sulla sua salute. Speriamo che le forze dell’ordine riescano a trovare presto i responsabili dell’aggressione”. Il 45enne è stato operato in ospedale a Baggiovara e ricoverato con prognosi di 30 giorni.