STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Unica diocesi, c’è l’ufficialità: "Cammino che comporta fatiche ma la collaborazione sarà feconda"

Una nota congiunta conferma il percorso di comunione già avviato tra Modena-Nonantola e Carpi "Studieremo insieme in modo sinodale le tappe e le modalità durante l’anno pastorale che si sta aprendo"

L'arcivescovo Erio Castellucci

L'arcivescovo Erio Castellucci

Modena, 19 settembre 2024 – Con una nota ufficiale, diffusa nel pomeriggio di ieri dall’arcidiocesi di Modena - Nonantola e dalla diocesi di Carpi, è arrivata la conferma a quanto il nostro giornale ha anticipato già ieri. La Santa Sede ha ormai deciso ed entro qualche tempo le due diocesi verranno unificate: certo, tutto questo non avverrà domani ma – da quanto si apprende – è ormai avviato il percorso definitivo che porterà al traguardo finale, quando le due diocesi diverranno una sola. Già martedì scorso i consigli episcopali di Modena e Carpi si sono riuniti congiuntamente, in forma interdiocesana, presieduti dall’arcivescovo Erio Castellucci, e ieri è avvenuto lo stesso per i consigli presbiterali.

"La Chiesa ha sempre considerato le strutture amministrative, materiali e pastorali come strumenti a servizio dell’evangelizzazione – sottolinea il comunicato, diramato appunto al termine della seduta di ieri –. Oggi la Santa Sede chiede alle nostre Chiese, insieme a circa 40 diocesi italiane, di proseguire e portare a compimento il cammino di comunione già intrapreso, unificando le nostre due diocesi di Modena-Nonantola e Carpi".

Il comunicato rimarca come l’anno pastorale che si aprirà dopodomani (con un’assemblea interdiocesana presso la parrocchia di Gesù Redentore a Modena) sarà fondamentale in questo ‘ultimo chilometro’ verso l’unificazione: "Dovremo arrivare alla nascita di una nuova diocesi, studiando insieme in modo sinodale (pastori, laici, religiosi e religiose, parrocchie e associazioni) le tappe e le modalità, durante l’anno pastorale che si sta aprendo".

Il percorso – si sa – potrebbe non essere semplice, e nella nota se ne fa cenno: "Sarà indispensabile affrontare con il serio impegno di tutti le inevitabili fatiche che questo cammino comporta – si legge –. Assistiti dallo Spirito Santo, la collaborazione sarà feconda e porterà a un rinnovamento della vita pastorale e missionaria nelle nostre comunità cristiane".

Nessun accenno ai tempi dell’unificazione definitiva che comunque – a questo punto – potrebbe avvenire nell’arco di qualche mese.

Come abbiamo riferito ieri, l’accorpamento delle due diocesi sarà l’esito di un iter avviato già più di cinque anni fa, quando monsignor Francesco Cavina rassegnò le dimissioni da vescovo di Carpi.

Nel giugno 2019 monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena, è stato designato come amministratore apostolico della diocesi di Carpi, quindi nel settembre 2020 le due diocesi sono state unite ‘in persona Episcopi’ dunque sono state affidate a uno stesso pastore, pur rimanendo distinte. Già allora si poteva prefigurare quello che sarebbe stato l’esito finale, ovvero la nascita di questa grande diocesi che abbraccerà tutta la provincia di Modena, dalla Bassa all’Appennino.