
Il rendering della nuova fabbrica della Messori Cioccolateria
È in pieno svolgimento, tra via Per Sassuolo e la Circonvallazione, il cantiere per costruire la "fabbrica del cioccolato made in Vignola" (ovvero la nuova sede della Messori Cioccolateria), che vedrà a fianco anche un nuovo store dell’insegna Aldi. Per capire le tempistiche di realizzazione del progetto, che presenta diversi risvolti sia privati sia pubblici, il Carlino ha interpellato Massimo Messori, amministratore delegato di Messori Cioccolateria, il quale assieme alla sorella Patrizia - responsabile di produzione - prosegue una tradizione di famiglia avviata nel 1929 a Modena, poi stabilitasi a Vignola nel 1972.
Messori, innanzitutto perché avete deciso di trasferire la vostra sede attualmente in viale Vittorio Veneto?
"La vecchia sede è difficilmente raggiungibile con mezzi pesanti, che spesso arrivano da Paesi esteri, ed è ormai anche sottodimensionata per le prospettive che intravediamo per il nostro futuro.
Da qui è nata quindi l’esigenza di progettarne e realizzarne una nuova, più attuale, dinamica e coinvolgente per le persone che desiderano conoscere e comprendere il meraviglioso mondo del cioccolato. Colgo anche questa occasione per ringraziare, sia a nome delle nostre maestranze sia a quello della mia famiglia, le amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni e che hanno compreso subito molto bene ciò che intendevamo esprimere con questa nuova idea di fabbrica".
Ci anticipi allora qualche dettaglio…
"Sarà un immobile con una superficie utile coperta di poco più di 2.000 metri quadrati, disposto su due piani e ad alta efficienza energetica, grazie ai pannelli solari installati sul tetto. Al primo piano, oltre alla zona uffici, ci sarà un altro spazio dedicato alla produzione del nostro "Conosnack", il nostro prodotto più venduto, e al confezionamento dolciario in genere.
Al piano terra, l’arte del cioccolato nelle sue varie forme sarà inserita nella nostra nuova caffetteria "Chococafe’", adiacente al nostro spaccio aziendale. Sono stati previsti anche ambienti e un’aula didattica per ospitare scolaresche, alle quali sarà spiegato questo mondo. Ma vi immaginate l’emozione di un bambino all’interno di una fabbrica di cioccolato? Infine, sono previsti anche spazi e momenti di approfondimento per gli adulti, grazie sia al nostro staff e soprattutto alla preziosa collaborazione che abbiamo intrapreso con lo chef e cioccolatiere Roberto Carcangiu".
Quando aprirà questo ’paese dei balocchi’?
"Contiamo di inaugurare verso la fine del 2024 o, al massimo, entro Pasqua 2025".
Attiguo alla sua fabbrica di cioccolato, ci sarà anche un supermercato?
"Definirlo supermercato non è molto corretto. Si tratta di una piccola superficie di vendita di 700 metri quadrati circa della catena tedesca Aldi. A tal proposito, posso aggiungere che è imminente, da parte di Aldi, la ricezione delle domande per l’assunzione di personale. A conti fatti, l’indotto diretto di questo nuovo immobile (fabbrica di cioccolato e store) sarà di una cinquantina di posti di lavoro".
Come si presenterà all’esterno la nuova sede della sua azienda?
"Il progetto, che ha richiesto davvero tanti ragionamenti specifici, è stato studiato da un team di architetti e dall‘ ing. Gianluca Ghiaroni su nostre indicazioni. L’idea di fondo è quella di catturare immediatamente lo sguardo dell’osservatore, con linee molto dinamiche e ampi spazi per generare curiosità e invitare le persone ad entrare".
Nel frattempo, come stanno andando le vendite di cioccolatini e snack?
" Il 2023 lo possiamo archiviare come un anno positivo, anche se abbiamo dovuto, nostro malgrado, registrare un aumento esponenziale delle materie prime e soprattutto delle fave di cacao, i cui prezzi sono cresciuti del 450%".
Qualche novità?
"La novità assoluta riguarda la linea Chocoidea - Wafer Cream con i marchi Cono, Donuts e Chocroc, che si esprimono con wafer croccanti ripieni di morbida crema e granelle di ogni tipo. Arrivederci quindi alla "dolce" inaugurazione della nuova sede".
Marco Pederzoli