
"Erano gli inizi degli anni ‘90 e ricordo che si discuteva molto della legge sulla donazione degli organi. Sulle pagine...
"Erano gli inizi degli anni ‘90 e ricordo che si discuteva molto della legge sulla donazione degli organi. Sulle pagine di cronaca comparivano episodi che raccontavano di persone date per morte e che poi si erano miracolosamente risvegliate. Fu così che nacque l’idea di ‘Premiata Pasticceria Bellavista’ (foto), questo mio testo", racconta Vincenzo Salemme, autore della commedia che verrà presentata stasera e domani alle 21 al teatro Michelangelo. A portarla in scena saranno Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino e la compagnia del Teatro Nest, con la regia di Giuseppe Miale Di Mauro.
Ci bastano gli occhi per guardare la vita? E qual è la differenza fra vedere e guardare. Questa infatti è la storia di uomini e donne incapaci di vedere il mondo che li circonda, che mirano solo al profitto e sono incapaci di guardare in faccia la realtà, mentre un cieco... aprirà loro gli occhi. Ermanno e Giuditta Bellavista con i proprietari di una pasticceria: con loro vive la madre che soffre di diabete. Ermanno ha una relazione segreta con Romina, e Giuditta ha una passione per Aldo, un pasticciere suo dipendente che mira soltanto ai suoi soldi. Ermanno ha subito un trapianto agli occhi, ricevendo gli organi da Carmine, un senzatetto ritenuto morto: ma un giorno Carmine si risveglia dal coma, si ritrova cieco e raggiunge la pasticceria, chiedendo a Ermanno di guardare la vita per lui... E la storia amara sarà risolta... proprio da un dolce, una torta. Tutto cambierà.
s.m.