Un volo nell’Oriente magico e un violino romantico, quasi da film. Davvero speciale e letteralmente incantevole il concerto con cui stasera alle 20.30 il teatro Comunale Pavarotti Freni tornerà ad accogliere la ‘sua’ Filarmonica, per il primo appuntamento di un trittico che culminerà nell’atteso evento di Capodanno. La Filarmonica del Teatro Comunale di Modena sarà condotta dal suo direttore musicale, il maestro Hirofumi Yoshida, e avrà un’ospite speciale, l’ammirata violinista olandese Simone Lamsma.
Due gioielli innervano appunto il programma, la Suite sinfonica da "Le mille e una notte" composta da Nikolaj Rimskij-Korsakov, e il Concerto per violino in re maggiore di Erich Wolfgang Korngold. Ispirato dall’Oriente fantastico e misterioso, nel 1888 Rimskij-Korsakov attinse dai racconti de "Le mille e una notte" per creare una suite – che è poi un meraviglioso poema musicale – passata alla storia con lo stesso nome della protagonista della raccolta di racconti, la figlia del gran vizir "Shéhérazade". Si dipana in quattro parti, quattro episodi: la musica non descrive ma evoca un’atmosfera, uno stile, una fascinazione. "Componendo ‘Shéhérazade’ – scrisse il musicista russo – non intendevo orientare la fantasia dell’ascoltatore. Volevo semplicemente che l’ascoltatore avesse l’intenzione netta che si trattava di un racconto orientale e non soltanto di quattro pezzi suonati l’uno dopo l’altro su comuni temi".
E va ricordato anche il percorso di Erich Wolfgang Korngold che alcuni hanno definito il Mozart del ‘900. Il musicista austriaco, naturalizzato americano, compose il suo "Concerto per violino" nel 1947 negli Stati Uniti dove si era trasferito nel 1934, come molti altri artisti e intellettuali ebrei: al di là dell’oceano, divenne famoso per le sue colonne sonore, vincendo due volte l’Oscar, ma negli anni del secondo dopoguerra decise di riprendere la vena sinfonica che era la sua radice. Nel suo "Concerto" si possono quindi riconoscere echi delle musiche da film che lo rendono ancor più affascinante. Insieme alla Filarmonica e al suo direttore Hirofumi Yoshida, già apprezzato e amato dal pubblico modenese, suonerà Simone Lamsma, fra le musiciste più sorprendenti e accattivanti nel panorama classico: la sua carriera internazionale l’ha portata a collaborare con le più grandi orchestra, dalla London Philharmonic Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.