REDAZIONE MODENA

Un tuffo nella storia che passa da Concordia

Presentata la Guida della via Romea Germanica Imperiale, che taglia la provincia dalla Bassa a Fiumalbo. Un’opportunità turistica

Un tuffo nella storia che passa da Concordia

Sulle orme di grandi uomini della storia come San Francesco, Martin Lutero, Matilde di Canossa e poi Papi, tra cui Pio VII, e imperatori come Enrico IV. Percorrere la Via Romea Germanica Imperiale, cammino che va da Stade (in Germania), città anseatica verso la foce dell’Elba nel Mare del Nord, a Roma lungo un percorso di circa 2.200 chilometri, sarà come immergersi nel passato, un passato non solo ricco di ricordi, cultura e suggestioni, ma anche di misticismo e spiritualità, poiché ripercorre il pellegrinaggio di San Bartolomeo. Riconosciuta del Consiglio d’Europa come Rotta Culturale Europea, la Via Romea Germanica Imperiale, di cui è stata recentemente redatta una ricca Guida degli 870 chilometri, comprese varianti e collegamenti, del tratto da Trento ad Arezzo, è stata riscoperta in vista dell’ormai prossimo Giubileo del 2025.

Nel suo sviluppo attraversa 21 comuni modenesi, tagliando longitudinalmente da Concordia a Fiumalbo, da nord a sud, la provincia di Modena per oltre 100 chilometri, cui fanno capo 7 tappe. E proprio a Concordia, segnalata come una delle ‘tappe’ di sosta dei pellegrini, nei giorni scorsi Dario Biondi, presidente della APS "Via Romea Germanica Imperiale" ha presentato l’aggiornamento della Guida che per tanta parte utilizza l’argine del fiume Secchia. Realizzata seguendo antichi itinerari, collegata in rete con i cammini e le vie di pellegrinaggio più importanti d’Europa tra cui il cammino di Santiago, la Via Francigena e il cammino di Sant’Olaf, da molti è stata considerata la prima autostrada europea. E oggi si pensa di sfruttarne le potenzialità con finalità turistiche, raccontandone i luoghi e la storia, recuperandone le tradizioni e promuovendone le eccellenze produttive tipiche.

A tenere a battesimo la nuova Guida c’erano il sindaco di Concordia Luca Prandini, l’assessora alla sostenibilità e valorizzazione del patrimonio naturalistico Katia Pedrazzoli, Mirco Braghiroli e Alice Gattamorta di Proloco Concordia, il sindaco di San Benedetto (Mn), le Proloco e le associazioni impegnate in campo culturale e turistico dei comuni modenesi e mantovani che condividono con Concordia il Cammino. "Fare rete fra enti pubblici e privati è essenziale per essere pronti a cogliere le potenzialità che questo Cammino offre anche per il turismo sostenibile – ommenta l’assessora Katia Pedrazzoli –, che si inserisce in una fitta rete ciclopedonale che sarà ulteriormente arricchita dal collegamento di Concordia con la Ciclovia del Sole, grazie anche ad un nuovo ponte ciclopedonale che sarà realizzato sul fiume Secchia". L’itinerario è ora percorribile a piedi e in mountain bike grazie ai segnavia installati lungo il percorso. Alberto Greco