REDAZIONE MODENA

Un nuovo nido con atelier e patio all’aperto

Mirandola, sorgerà nell’area che ospitò gli sfollati post-sisma. La struttura circolare ospiterà 49 bambini: ’piazza’ per le attività interclasse

Un nuovo nido con atelier e patio all’aperto

Decolla a Mirandola la realizzazione del terzo asilo nido. Sorgerà in via Giolitti, area che aveva ospitato i moduli abitativi post terremoto. Per questa zona l’arrivo dei piccoli sarà una vera rinascita. Completata la bonifica di parte dell’area, sono iniziati in questi giorni i lavori di costruzione. L’opera eretta grazie ai fondi della missione 4 del Pnrr consentirà di affrontare strutturalmente lo storico problema del sovrannumero delle richieste, con una lista d’attesa di 100 bambini nell’anno educativo 20222023 e 46 esclusi nel 20212022. L’ideazione del nuovo plesso è stata affidata al Centro Cooperativo di Progettazione di Reggio Emilia. La struttura potrà ospitare fino a 49 bambini, su una superficie netta di 570 mq, di cui circa 450 mq destinati alle attività dei bambini. Sorge su un unico piano e si sviluppa attraverso tre sezioni dotate ciascuna di servizi igienici, area riposo e un patio per le attività all’aperto, con sezioni organizzate circolarmente su un’ampia zona comune con atelier e ’piazza’ per le attività interclasse. L’intero progetto è improntato a criteri della sostenibilità ambientale con una struttura verticale in legno X-Lam e pilastri in acciaio, oltre a pompa di calore, fotovoltaico e illuminazione a Led. Dunque, elevato comfort e ridotto impatto sui consumi.

Il nido costerà 1 milione e 735mila euro e sarà ultimato in poco meno di un anno e mezzo (540 giorni). "Si tratta di un’opera importante, finalizzata al raggiungimento di un obiettivo prioritario e improrogabile, – ha dichiarato la vice sindaca Letizia Budri – garantire la piena copertura delle richieste di accesso al servizio nido da parte di chi a Mirandola vive, ma anche di chi nella nostra città lavora". "Il nuovo plesso – ha aggiunto l’assessora Marina Marchi – ci permetterà di integrare le attuali disponibilità delle due strutture comunali di via Poma e di viale Gramsci, raggiungendo così i 209 posti".

Alberto Greco