"Un buon punto al tie break e l’onore di incontrare il Re"

Giovanni Guidetti sconfitto 3 a 2 con la sua Serbia contro gli Usa di Kiraly "Per me è sempre stato un idolo. E il nostro percorso a Parigi va avanti".

L’abbraccio con Karch Kiraly è la foto copertina della partita e forse dell’Olimpiade di Giovanni Guidetti, quella stretta di mano con l’idolo suo e soprattutto di papà Adriano, che aveva sempre una foto dell’americano nel taschino quando allenava: "Il ‘biondino’ – ride Giovanni Guidetti –. Papà lo prendeva sempre ad esempio per i suoi allenamenti e anche con me, il suo mantra era ‘non lo dico io, lo dice il biondino’, riferendosi a Kiraly. E anche se gli Stati Uniti hanno battuto la sua Serbia 3-2, con un percorso verso i quarti di finale un po’ più insidioso per le ragazze balcaniche allenate da Guidetti, il clima post partita era disteso.

Guidetti, il papà sarà invidioso di questa sua confidenza con Kiraly?

"Con Karch ho un bellissimo rapporto, avevo il suo poster in camera, giocavo con una ginocchiera sola come il suo compagno di beach volley Pat Powells. Tutte le ricezioni dovevamo farle come lui, diceva mio papà. Non è invidioso, è molto contento che io e Kiraly siamo diventati amici, la scorsa estate sono stato anche a casa sua".

Torniamo al campo. Soddisfatto?

"Quando rimonti una partita così, perché eravamo sotto 0-2, si è sempre contenti. Siamo riusciti a riprendere per i capelli il match messosi molto male".

Un punto che alla fine aiuta?

"Sì, avessimo perso 3-0 avremmo avuto l’obbligo di vincere da tre punti l’ultimo match con la Cina. Così abbiamo più possibilità, anche se comunque dobbiamo vincere se vogliamo arrivare seconde".

Il tie break è stato una fotocopia della partita?

"Abbiamo rimontato da 11-14 poi abbiamo perso, sì forse si può dire così. Un peccato per alcuni errori, la nostra giovane schiacciatrice che si è un po’ ingarbugliata col tempo di salto in attacco, qualche imperfezione, ma se devi perdere va bene perdere così".

Tijana Boskovic, la vostra superstar, sembra in forma

"Sì, anche se contro le americane avrebbe potuto scaldarsi prima, ci ha messo un po’. Però alla fine è lei, una giocatrice indiscutibile che ha fatto molto bene anche a muro".

Dal punto di vista del gioco? "Ho avuto molte conferme, sia

in positivo che in negativo: abbiamo qualche limite in attacco, di solito giochiamo meglio coi centri, la Cina saprà metterci in difficoltà come le americane. Ma ho le idee chiare su quello di cui abbiamo bisogno in questo girone veramente tosto, speriamo che ci serva".

Alessandro Trebbi