ALESSANDRO TRONCONE
Cronaca

Un anno di luci e ombre. La svolta con Mandelli

Nel 2024 su 39 gare giocate solamente 8 vittorie, tra crisi e cambi in panchina. Solo con l’arrivo del nuovo allenatore la tendenza sembra essere cambiata.

Si era aperto con la sconfitta casalinga con il Brescia (1-2, il 13 gennaio) e si è chiuso con il pari, sempre interno, con il Sudtirol. Il 2024 canarino ha visto 39 partite ufficiali di campionato, escluse quelle di Coppa Italia e le amichevoli estive. Con un bilancio di tre allenatori (Bianco, Bisoli e Mandelli), le sole 8 vittorie ottenute e gli alti e bassi di cui abbiamo raccontato quotidianamente. Anno che è andato migliorando sempre più verso la fine, in particolare con l’avvento di Mandelli la cui media è di 1.75 a partita, netta dunque è stata l’inversione di tendenza ed è questo l’aspetto più promettende di un anno che se ne va, portando via episodi e momenti da ricordare.

Come detto, il 2024 iniziò con due sconfitte consecutive, Brescia e Palermo (i rosanero saranno primi avversari del 2025 il 12 gennaio). Poi, Paolo Bianco cercò la svolta ribaltando tatticamente quel Modena con la scelta del 3-5-2 per il derby vincente con il Parma, sicuramente uno dei momenti più alti dell’anno. Nessuno, tuttavia, avrebbe mai pensato sarebbe rimasta unica vittoria da lì ai successivi tre mesi. La crisi di risultati fece dapprima sprofondare il Modena nelle acque torbide della bassa classifica e poi alla contestazione per lo stesso Bianco dopo il ko interno con il Catanzaro di aprile, a seguito del quale arrivò l’esonero.

Con Bisoli (2 vittorie nelle ultime 5, di cui una con il retrocesso Lecco e il ko nel derby con la Reggiana) i canarini si salvano senza ulteriori patemi e programmano la stagione 2024/25 nel segno delle rivoluzioni. Via Vaira, dentro Catellani. L’investimento massiccio sull’attaccon con Pedro Mendes, il jolly di fine mercato Caso e le ambizioni di un campionato che possa essere da zona playoff. Gli infortuni condizionano il cammino di Bisoli, che pur non riesce a costruire un’identità ben precisa salvo in alcuni momenti davvero molto alti come a Cesena, dove si vede un gran bel Modena coi tenori davanti: Palumbo, Caso e Pedro.

Ma i canarini a arrivano a novembre in piena zona playout e il club punta su Mandelli per la risalita. Progressivamente migliore, il 2024 del Modena ha risvegliato in parte l’entusiasmo, l’apice lo si vive a Reggio Emilia: il 14 dicembre 2024 resterà nella storia, il Modena torna a vincere a casa della Reggiana 74 anni dopo, una bella ciliegina sulla torta di Natale. Mettiamoci pure lo smacco all’ex Vaira e le feste sono servite. Nel 2025 tutti si aspetteranno un Modena coraggioso ed intraprendente, vicino a giocarsi un posto nei playoff.