Un altro abbandono dopo quello di Skipass. "Ma ci saranno sorprese"

ModenaFiere perde Play, evento di successo trasferito a Bologna per mancanza di spazio. Recupero della struttura in stand-by. Malinconia e incertezza sul futuro delle fiere a Modena.

Un altro abbandono dopo quello di Skipass. "Ma ci saranno sorprese"

ModenaFiere perde Play, evento di successo trasferito a Bologna per mancanza di spazio. Recupero della struttura in stand-by. Malinconia e incertezza sul futuro delle fiere a Modena.

L’ultimo evento in ordine di tempo ad avere abbandonato tra le polemiche (in questo caso senza emigrare altrove) ModenaFiere era stato il mitico Skipass un anno fa, dopo un trentennio di edizioni ininterrotte. Ora tocca a Play, tra le manifestazioni di punta dell’ultimo quindicennio, con numeri in costante crescita.

A domanda diretta, ieri in occasione dell’annuncio del trasloco del Festival del gioco a Bologna, il presidente e il direttore di ModenaFiere, De Scrilli e Momoli, hanno fatto scudo, garantendo "che tante cose stanno bollendo in pentola, anche se al momento non possiamo ancora annunciarle. In particolare, il dialogo col territorio permetterà alla fiera di Modena di proporre nuovi appuntamenti di richiamo nel prossimo futuro". In attesa di saperne di più, è però innegabile la sensazione di malinconia nel vedere andarsene una delle kermesse di maggiore successo che ModenaFiere ricordi per cercare più spazio in quel di Bologna.

Togliere dal calendario un evento del genere significa svuotare ulteriormente un contenitore in evidente difficoltà, che tra una viabilità complessa e spazi non più così attrattivi, deve avviare obbligatoriamente una fase di recupero importante. A inizio 2024 era arrivata la conferma della forte volontà, supportata dal Comune, di partire con un restyling per adeguare la struttura alle sfide del futuro, di cui però non si è più parlato. La scelta di spostare Play a Bologna era, pare, inevitabile. "Troppi espositori ormai erano costretti a rimanere fuori e anche il pubblico reclamava una location più capiente", assicurano il direttore artistico Ligabue e il presidente di Ludo Labo, Babini. Inutile, in questo senso, il tentativo di immaginare un nuovo format di Play, che prevedesse i vari eventi spacchettati tra il quartiere fieristico e il centro storico di Modena, che tra un anno ospiterà comunque la prima edizione di ‘Play in the City’.

"La bellezza e il valore aggiunto di Play è la vicinanza delle esperienze che possono fare i giocatori – sottolinea a proposito Ligabue -. Proporre iniziative un po’ in fiera e un po’ in centro storico, come abbiamo provato a sperimentare per esempio nel 2023, avrebbe creato troppi disagi, a partire dai collegamenti difficoltosi tra città e periferia. L’idea è stata valutata, ma non sarebbe stato facile renderla digeribile al pubblico".

vi.ma.