VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Ucciso a coltellate in pieno centro a Modena: “Non sono stato io a colpire Friday”

L’indagato Ogbeide: “Da giorni litigavano per droga, ma le discussioni riguardavano lo spaccio ai minori”

L’omicidio era avvenuto il 20 agosto in corso Vittorio Emanuele: nella foto la giovane vittima, Friday Endurance, ucciso a trent’anni

L’omicidio era avvenuto il 20 agosto in corso Vittorio Emanuele: nella foto la giovane vittima, Friday Endurance, ucciso a trent’anni

Modena, 30 giugno 2024 – “Non l’ho colpito io. Da giorni litigavano per spaccio, è vero. Le liti erano però legate al fatto che Friday aveva iniziato a spacciare ai minorenni, a ragazzini molto giovani”. È questo quanto dichiarato ieri mattina in sede di interrogatorio da Adenomo Ogbeide, il nigeriano 27enne accusato insieme all’amico Osaiande kingsley di aver ammazzato a coltellate il 30enne connazionale Friday Endurance. L’omicidio, in tanti lo ricorderanno, era avvenuto il 20 agosto dello scorso anno in pieno giorno e in pieno centro: precisamente in corso Vittorio Emanuele. I due indagati erano stati arrestati a meno di 24 ore dal delitto dagli agenti della Mobile, diretti da Mario Paternoster.

Per i due, entrambi residenti nel reggiano, è arrivato infatti a inizio mese l’avviso di conclusione delle indagini e il difensore di Adenomo Ogbeide, l’avvocato Fernando Giuri, ha richiesto nei tempi previsti l’interrogatorio per il proprio assistito. Interrogatorio a cui si era sottoposto poco dopo l’arresto, affermando che quella domenica pomeriggio si era difeso da un’aggressione della vittima. Le indagini della mobile avevano messo in luce il fatto che il delitto fosse maturato nell’ambito dello spaccio di stupefacenti. Ieri, nel corso dell’interrogatorio in carcere davanti al Pm Campilongo il 27enne ha confermato la circostanza, confermando quanto già dichiarato in passato e specificando però di non aver colpito la vittima ma anche come non fosse sua intenzione uccidere il connazionale. “Tutti spacciavamo – ha spiegato – ma con Friday avevano discusso anche nei giorni precedenti poiché spacciava ai minorenni. Sono fuggito per paura delle responsabilità ma anche temendo ritorsioni da parte degli amici della vittima”.

I due indagati erano stati infatti bloccati mentre si preparavano alla fuga: avevano già i bagagli fatti e avevano abbandonato la propria abitazione, nel reggiano. A giorni è attesa la fissazione dell’udienza preliminare per entrambi gli indagati, con conseguente richiesta, da parte della procura, di rinvio a giudizio. Ad entrambi i nigeriani è stato contestato il reato di omicidio volontario.