Valentina Reggiani
Cronaca

Ucciso a coltellate in pieno centro. La Procura ha chiuso le indagini

Si avvicina il processo per i due nigeriani accusati di aver ammazzato il connazionale Friday Endurance. L’episodio risale al 20 agosto: l’uomo era stato aggredito in corso Vittorio Emanuele in pieno giorno.

Friday Endurance

Modena, 4 giugno 2024 – Il delitto di cui sono ritenuti responsabili aveva scosso e non poco la città. Era avvenuto in pieno giorno e in pieno centro storico, dinanzi agli occhi di passanti e turisti. Si avvicina il processo per Adenomo Ogbeide e Osaiande kingsley, i nigeriani di 27 anni e 29 anni accusati di aver ammazzato a coltellate il 30enne connazionale Friday Endurance. Il richiedente asilo era stato raggiunto dai fendenti fatali una domenica pomeriggio, lo scorso 20 agosto in pieno giorno e in pieno centro storico appunto: in corso Vittorio Emanuele. I due indagati, fuggiti subito dopo il delitto erano stati arrestati a meno di 24 ore dal cruento fatto di sangue dagli agenti della Mobile, diretti da Mario Paternoster. Fondamentali alle indagini erano risultati i filmati di videosorveglianza della zona. Per i due, entrambi residenti nel reggiano è arrivato infatti ieri l’avviso di conclusione delle indagini, che è stato notificato alle parti. I difensori hanno ora 20 giorni di tempo per chiedere eventualmente di rendere interrogatorio o presentare memoria. In base a quanto emerso dalle indagini, il delitto era maturato nell’ambito dello spaccio di stupefacenti: un’attivita di vendita di droga al minuto che avveniva proprio in quell’angolo di centro. "Avevamo discusso qualche giorno prima, il giovedì per motivi legati allo spaccio ma io proprio per questo temevo per la mia incolumità" aveva spiegato Adenomo in sede di interrogatorio. Il giovane aveva sottolineato di aver avuto un acceso diverbio con la vittima tre giorni prima dei fendenti letali. "Temevo per la propria incolumità e quel giorno mi sono difeso – aveva precisato". I due arrestati erano stati ammanettati proprio mentre si preparavano alla fuga: avevano già i bagagli fatti e avevano abbandonato la propria abitazione, nel reggiano diretti verso la stazione. I poliziotti, però, erano arrivati prima. Tutti e tre i nigeriani erano soliti frequentare il Corso e, a quanto pare, proprio quello era il territorio di spaccio su cui poi sono arrivati allo scontro fatale. Quel marciapiede di Corso Vittorio Emanuele era una meta quotidiana per la vittima, che arrivava a Modena in treno insieme ad alcuni connazionali partendo da Reggio Emilia, dove risiedeva al pari degli imputati. Ora per i due presunti assassini si avvicina il processo: il prossimo passo, infatti, sarà la richiesta di rinvio a giudizio.