Frassinoro (Modena), 27 dicembre 2024 – Tre anni fa c’erano il ristorante e il maneggio attaccati alle piste da sci di fondo da riportare agli antichi splendori, dal 25 dicembre, il giorno di Natale, c’è il B&B Boscoreale presso Villa Giordani. La ricetta è sempre la stessa: prendi il coraggio a due mani e poi buttati, o la va o la spacca. A dispetto di luoghi comuni e Cassandre, c’è chi ancora crede che un nuovo corso per il turismo di montagna non solo sia possibile ma necessario, al punto da stravolgere la propria placida vita di pianura per piantare le tende a quota 1300 metri.
È la storia di Marco Fontanesi e Tania Tavoni, una coppia che da Rubiera, provincia di Reggio Emilia, ha deciso di trasferirsi, e prendere la residenza, a Piandelagotti. "Ai luoghi del cuore e dell’anima non si comanda. Siamo arrivati quassù quasi per caso ed è stato un colpo di fulmine".
Marco e Tania, 34 e 40 anni, dopo il successo del rifugio sono dunque pronti a rituffarsi in una nuova sfida imprenditoriale. "Ormai ci siamo, abbiamo aperto il nostro B&B", ci raccontano. "La struttura mette a disposizione tre camere con bagno privato che tramite il passaparola sono già tutte prenotate. Si tratta di un luogo immerso nel verde e a pochi minuti dal rifugio di Boscoreale, sulla strada che porta al fiume, 200 metri dopo l’autofficina Gualtieri".
La villa che ospita le camere, costruita tra gli anni Settanta e Ottanta, appartiene alla famiglia Giordani, imprenditori bolognesi noti in tutto il mondo. Per cinque generazioni hanno costruito giocattoli e carrozzine che oggi fanno la fortuna dei mercati del modernariato e dei collezionisti. "Dopo un anno di corteggiamenti abbiamo ceduto", continua la coppia. "I signori Giordani ci hanno spronati ad aprire il B&b per rivitalizzare il turismo di questa bella e selvaggia zona dell’appennino modenese. Qui offriremo un servizio si pernottamento e prima colazione e sarà possibile organizzare cerimonie ed eventi privati con catering a buffet".
"A Boscoreale siamo ormai una squadra affiatata. Nei momenti dell’anno con maggior richiesta, grazie all’aiuto di alcuni ragazzi del posto, riusciamo a mettere a sedere fino a 85 persone", conclude Marco.
"Igor ci dà una mano con il maneggio, io e mia suocera siamo ai fornelli e in cucina, Tania si occupa del servizio di sala e presto, da Salvaterra, ci raggiungerà un’altra amica con la passione per l’apicoltura". Il B&B non è altro che il capitolo finale di un lungo e sospirato "piano B" nella lora vita. "Crediamo tanto in questo paese, lo amiamo per il paesaggio, la natura, la vita semplice e, in definitiva, lo amiamo soprattutto per la testardaggine delle persone che hanno scelto di vivere qui. All’esistenza comoda ma telecomandata di pianura preferiamo Piandelagotti, non c’è dubbio".