Modena, 28 dicembre 2024 – Puntano diritto su Modena le speranze di trovare una terapia per contrastare e curare uno dei tumori considerati tra i quattro cosiddetti ’big killer’, il tumore al pancreas. "Con l’inizio dell’anno, a febbraio – conferma Massimo Dominici (nella foto), direttore della Struttura Complessa di Oncologia dell’Aou e attualmente anche consulente per l’Oms, uno tra i più autorevoli scienziati al mondo per quanto riguarda le terapie cellulari e geniche in oncologia – si parte, dopo la fase preclinica, con la sperimentazione di fase 1 di un nostro prodotto. Sarà applicato su un gruppo superselezionato, perché non è ancora stato testato sull’uomo. Coinvolgerà una decina di pazienti scelti in base a chi ne ha bisogno. Importante è che rispettino i criteri di arruolamento. Sorveglierà e controllerà l’andamento della sperimentazione una task force comprendente molti professionisti, dai radiologi, ai patologi. Sarà un lavoro complicato. Però, tumori complicati richiedono terapie complicate". Oggi in Italia questa patologia ha una insorgenza di 15mila casi all’anno e non ha alternative se si considera che in 20 anni la sua prognosi non è cambiata di niente.
"E’ un tumore – aggiunge Dominici – in crescita e sta aumentando in misura considerevole perché legato alle abitudini alimentari, agli stili di vita sbagliati. E’ un tumore dei ricchi. Nei paesi poveri non c’è". A rafforzare la speranza che tra qualche tempo si possa finalmente sconfiggere questa micidiale patologia, sono i tanti anni di studi e ricerche condotti da un gruppo di ricercatrici (Giulia Grisendi, Maria Carlotta Spano ed Olivia Candini). I risultati scientifici sono stati ripresi sulle principali e più autorevoli riviste internazionali, e la recentissima sottoscrizione di un accordo tra l’investitore modenese Andrea Montorsi e Eir Biotherapies, una start up biotech company d’avanguardia, con sede legale a Mirandola, ma cervello a Modena, gemmata da uno spin off Unimore dello stesso professor Dominici, Rigenerand, specializzata in attività di ricerca e sviluppo per la produzione di terapie geniche e cellulari per uso clinico. A seguito di questo accordo, Andrea Montorsi entrerà nella compagine sociale di Eir Biotherapies, inizialmente con una quota di minoranza per poi acquisirne progressivamente il controllo entro il 2026. L’importante accordo segna un passo decisivo nello sviluppo di terapie innovative per malattie oncologiche ancora incurabili. Inoltre, non solo rappresenta una svolta nella lotta contro il tumore al pancreas, ma riflette anche l’impegno nel ricercare soluzioni terapeutiche innovative che offrono nuove speranze ai pazienti con cancro. Della compagine societaria, oltre a prestigiosi ricercatori, fa parte anche il player di R&D biotech, Evotec SE, leader globale nel settore biotecnologico. Ad attenuare le attese per una definitiva applicazione clinica della terapia, che presto verrà sperimentata a Modena, sono i tempi lunghi di questi processi di approvazione e brevettazione. "Per arrivare alla popolazione su larga scala – avverte Dominici – ci vogliono dai 3 ai 5 anni… a meno che il prodotto sia particolarmente performante, come speriamo, e allora c’è una accelerazione".