Valentina Reggiani
Cronaca

"Troppi suicidi in cella. Il sistema va ripensato"

Il garante dei detenuti: "I rischi aumentano soprattutto nel periodo festivo. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una crescita esponenziale di casi"

Roberto Cavalieri, garante dei detenuti

Roberto Cavalieri, garante dei detenuti

Modena, 8 gennaio 2025 – L’utilizzo della bomboletta a gas da parte dei detenuti è molto diffuso: i carcerati hanno la possibilità infatti di acquistare cibo e cuocerlo. Per farlo, acquistano i fornellini messi a disposizione da una ditta interna, gestita da privato ma, in generale, secondo il ‘modello 72’ hanno una vasta lista di beni che possono acquistare: dai giornali alla cartoleria, dalla carne alla verdura che, appunto, possono cucinare in cella. E’ il ‘sistema’ di prevenzione che fa acqua.

Così Roberto Cavalieri, garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, interviene sul suicidio dell’omicida Andrea Paltrinieri. "Pare che lo abbiano trovato i compagni ma non c’era più nulla da fare: perdono i sensi rapidamente quando fanno questo tipo di azione, altre volte si uccidono con sacchetti stretti attorno alla testa". Secondo Cavalieri il sistema anti suicidiario va ripensato e rivisto.

"Ci sono due fronti da prendere in considerazione: da una parte ci sono persone a cui viene diagnosticato il rischio e che comunque si suicidano. Poi ci sono quelli a cui non viene diagnosticato e, comunque, come nel caso di Paltrinieri si tolgono la vita. Quindi va rivisto il sistema di vigilanza sul rischio; qualcosa non funziona. A Modena ci sono stati tre casi di morti in cella in venti giorni e sotto le feste la situazione è maggiormente a rischio: c’è meno personale e all’esterno dei penitenziari c’è un clima di festa, mentre dentro il clima resta quello di dolore e tutto è più amplificato. Come garante vado soprattutto in questi periodi a far visita ai detenuti: mi presento più spesso per questo motivo e il numero è devastante. Parliamo di cinque morti da metà dicembre: uno a Piacenza, uno a Bologna e tre a Modena appunto," conclude.

Ufficialmente sono due i suicidi ma quello di oggi (ieri, ndr) "è quasi sicuramente classificabile come suicidio: non era un tossico Paltrinieri, non cercava lo sballo. Sono morti esseri umani, non c’entra se cercano o meno lo sballo; il dato di fatto incontrovertibile è la morte".