Alberto Greco
Cronaca

Trenta paesi col fiato sospeso. Il centrodestra punta sulla Bassa. Carpi, incognita ballottaggio

Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia tentano di riconfermarsi nei territori conquistati nel 2018. A Bastiglia e a Ravarino invece per il centrosinistra non dovrebbero esserci sorprese.

Trenta paesi col fiato sospeso

Trenta paesi col fiato sospeso

Modena, 10 giugno 2024 – Trenta Comuni della provincia col fiato sospeso per lo spoglio che inizia oggi (erano 32 ma a San Prospero non si vota per le amministrative causa esclusione di entrambe le liste, mentre a Fiumalbo è stata presentata soltanto la lista del sindaco Alessio Nizzi, eliminando così ogni tipo di suspense). Occhi puntati sulla Bassa dove 5 anni fa il vento è cambiato e la Lega è riuscita a conquistare due Comuni: Mirandola e San Felice. Il centrodestra punta non solo a riconfermarsi ma a mettere altre bandierine nel ’fortino’ rosso. Lo spoglio di oggi muove in uno scenario completamente diverso che vede dal 2022 la coalizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati) saldamente al comando del Paese e questo potrebbe avere riflessi anche sul voto per le amministrative, tanto più che si tengono in un election day dove le forze moderate e di destra sono date ovunque in ascesa. Il compito dei candidati sindaci di centrosinistra, dunque, non è per niente facile anche se Bastiglia, Cavezzo, Concordia, Medolla, Ravarino e San Possidonio escono tutte da esperienze di amministrazioni locali da sempre controllate, fin dal dopoguerra, dalla sinistra o centrosinistra. A Mirandola il centrodestra punta a restare al comando con un candidato diverso, per la prima volta una donna. Ma gli avversari sono tre e c’è la concreta ipotesi ballottaggio essendo Mirandola sopra i 15mila abitanti.

Anche Carpi con 4 sfidanti potrebbe dover rinviare la festa al secondo turno: 5 anni fa Bellelli fu trascinato al primo ballottaggio dopo 70 anni. Risultato secco per i Comuni sotto i 15mila abitanti. Le vere novità potrebbero venire da Cavezzo, dove il candidato di centrodestra parte avvantaggiato dalla uscita di scena della sindaca Pd e dal ricongiungimento delle due liste di centrodestra del 2019. A San Possidonio la coalizione di centrosinistra del 2019 si è spaccata ed è andata al voto con due candidati opposti. Scenario che anche in questo caso potrebbe favorire il candidato di centrodestra. A Medolla, invece, il centrosinistra potrebbe ’spuntarla’ sovvertendo il pronostico.

A Bastiglia con i sindaci Francesca Silvestri e a Ravarino con Maurizia Rebecchi, entrambe al terzo assalto, per il centrosinistra non dovrebbero esserci sorprese. Concordia per la prima volta nella sua storia avrà certamente un sindaco donna: Marika Menozzi, centrosinistra, è data in vantaggio su Federica Luppi, centrodestra. Ma non c’è solo la Bassa. Anche la zona delle Terre di Castelli e del Sorbara è un banco di prova per entrambi gli schieramenti.

Quella che si annuncia, almeno sulla carta, una delle sfide più aperte, riguarda Castelfranco. Nel 2019, infatti, fu necessario il secondo turno per eleggere sindaco Giovanni Gargano. Quattro i nomi in lizza che potrebbero nuovamente far slittare l’elezione al secondo turno. Stesso scenario di partenza a Nonantola con 4 nomi che rendono possibile, se non probabile il ballottaggio. Nell’Unione Terre di Castelli ci sono diverse partite aperte e una riguarda senz’altro Savignano. A Castelvetro, la notizia è che dopo due anni tornerà comunque un sindaco, vista l’indisponibilità che, appunto da un biennio, affligge il sindaco in carica Fabio Franceschini. Marco Pederzoli