REDAZIONE MODENA

Treni in ritardo o soppressi Giorni di fuoco in stazione

Proteste dei pendolari: disagi sia lunedì che ieri con varie corse cancellate. Frascarolo (comitato): "Guasti troppo frequenti sulla linea Modena-Mantova"

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Non c’è pace per i tanti pendolari (lavoratori e studenti universitari) che ogni giorno utilizzano la linea TPER Mantova-Modena (e viceversa) per recarsi al lavoro o all’Università. Sia ieri che lunedì sono stati numerosi i disservizi che si sono verificati sulla linea e che si sono riversati come disagi sui passeggeri. Nello specifico, lunedì ci sono state 10 soppressioni di corse lungo la linea interessata (le cinque più cinque ‘corsette’ Carpi-Modena e viceversa) cui si sono aggiunte tre cancellazioni parziali, con cinque treni in ritardo fino a circa 100 minuti (il Freccia Rossa Roma-Mantova). Come spiega Angelo Frascarolo, presidente del Comitato Utenti Ferrovia Modena-Carpi-Mantova, "nella giornata di lunedì i disservizi si sono verificati a causa del mancato arrivo di un adeguato numero di personale viaggiante. Il personale che non è arrivato in tempo era su altri treni di altre linee, che erano in forte ritardo. Ritardo causato da una persona che si era stesa sui binari e da estranei lungo la linea. Di fatto questo ha avuto ripercussioni su tutta la linea, con la conseguenza che il ‘ridotto’ personale a disposizione è stato impiegato sulla linea Modena-Mantova, con la soppressione delle dieci corsette Carpi-Modena, andata e ritorno. E’ evidente che se al posto di due treni ne parte uno solo, questo comporta passeggeri molto stipati negli spazi e ritardi anche considerevoli, fino a 20 minuti per quattro treni".

Disagi che si sono ripetuti anche ieri, come segnalati anche da un pendolare che per lavoro utilizza quotidianamente la linea TPER Modena-Mantova. Il bollettino parla di tre corse soppresse, due cancellazioni parziali e 11 treni in ritardo fino a 80 minuti. All’origine del disservizio ci sarebbe un guasto ad un passaggio a livello sulla linea interessata, "guasti molto frequenti già da alcuni anni – commenta Frascarolo –. Evidentemente la linea in questione è considerata di serie B, non principale e probabilmente il budget per le manutenzioni è ridotto".

"In tempi come questi di incertezza, costi ed inflazione alle stelle – afferma l’utente – il servizio pubblico di trasporto è fondamentale per alleggerire la condizione dei cittadini, invece ogni settimana si assiste a ritardi e cancellazioni a seguito dei quali gli utenti non sanno come raggiungere il posto di lavoro, causando costi ed impattando pesantemente anche sulle aziende per cui lavorano. Anche oggi (ieri per chi legge, ndr) il treno delle 7.07 da Modena a Mantova è stato cancellato senza preavviso per un guasto ad un passaggio a livello, ‘fortunatamente’ quello delle 8.07 è partito con ‘solo’ mezz’ora di ritardo. Ho parlato con diversi operatori delle linee TPER, capitreno e controllori, e tutti mi hanno confermato che a seguito di conferimento nella nuova società da parte di Trenitalia il servizio è peggiorato progressivamente, rendendo molto difficile la vita di chi lavora per garantirne la maggiore efficienza possibile e riducendo ai minimi termini la manutenzione su treni e linee. Vorrei portare alla ribalta il problema perché è inaccettabile che in una regione di assoluta eccellenza quale l’Emilia Romagna si continuano a subire situazioni da terzo mondo".

Maria Silvia Cabri