Emanuela Zanasi
Cronaca

Castelfranco, travolto sulle strisce dopo la cena: muore pensionato di 67 anni

L’incidente in via Emilia alla Cavazzona. L’uomo aveva parcheggiato l’auto e stava rientrando a casa

Travolto sulle strisce dopo la cena. Muore pensionato di 67 anni

L’incidente in via Emilia alla Cavazzona. L’uomo aveva parcheggiato l’auto e stava rientrando a casa

Castelfranco Emilia (Modena), 28 ottobre 2024 – Stava attraversando la strada sulle strisce pedonali davanti a casa quando è stato travolto da un’auto che l’ha sbalzato diversi metri più avanti senza lasciargli scampo. L’ennesima vittima della strada si chiamava Alfio Ricca, era un pensionato di 67 anni e abitava sulla via Emilia Est a Cavazzona, frazione di Castelfranco Emilia. L’incidente sabato sera alle 22, all’altezza del ristorante Misaki. "Alfio era andato fuori a cena con il figlio più giovane, quindici anni – racconta sconvolto Giuseppe, fratello della vittima – al ritorno ha prima scaricato mio nipote davanti a casa poi è andato a parcheggiare l’auto nel parcheggio dall’altra parte della via Emilia. Poi ha attraversato la strada sulle strisce davanti a casa, quando quest’auto è arrivata ad alta velocità e l’ha travolto, l’ha sbalzato 50 metri più in là. Mio fratello è finito sotto un’auto parcheggiata".

Il figlio, che era appena entrato in casa, ha sentito un rumore sordo, è uscito e si è trovato davanti la scena straziante. All’arrivo del 118 per il 67enne non c’era purtroppo più nulla da fare. A travolgerlo è stata una Opel Corsa, condotta da un 37enne di origini albanesi residente a Castelfranco Emilia, che stava viaggiando in direzione Bologna. L’automobilista, dopo l’incidente, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti previsti dalla legge da parte della polizia locale che si sta occupando dei rilievi. Ieri mattina davanti a casa della vittima sì sono radunati amici e parenti; lacrime, abbracci, alcuni fiorellini appoggiati sul punto in cui Alfio ha perso la vita, ma soprattutto tanta rabbia per una strada che a detta di tutti è troppo pericolosa.

"Qui sono accaduti tanti incidenti gravi – dice Valentina, nipote della vittima – non ci sono dissuasori della velocità, non c’è un autovelox e qui le auto sfrecciano ai cento all’ora; le strisce pedonali oltretutto, dove mio zio stava attraversando, le stanno rifacendo e sono dipinte a metà, ma soprattutto non c’è illuminazione". Un problema, quello della scarsa illuminazione, sottolineato anche da tanti altri residenti che chiedono interventi urgenti per evitare altre tragedie. Alfio Ricca, originario della provincia di Catania, viveva da tanti anni nella villetta di Cavazzona insieme alla moglie e a due dei suoi tre suoi figli. Era in pensione da poco, dopo avere lavorato per anni per un’azienda di Casteldebole specializzata nella produzione di cemento. Lascia anche tre nipotini a cui era legatissimo. "Era un signore gentile e disponibile - dice commossa una residente della frazione – una persona molto credente, lo vedevo spesso in chiesa. Una notizia molto triste; da tempo chiediamo più scurezza in questo tratto di strada".