
di Valentina Reggiani Si erano sitemati per bene in un appartamento del centro storico, trasformandolo in una sorta di ‘cabina di regia’ dello sfruttamento. Partendo dalla base modenese, infatti, gestivano la prostituzione di decine di donne ‘da remoto’, organizzando gli incontri delle vittime di tratta con i clienti in Francia. Alle giovani lucciole sfruttate inviavano poi messaggi per indicare loro il luogo di incontro con il cliente di turno e chiedere ovviamente ‘conto’ delle prestazioni; facendosi versare direttamente i guadagni. Nella rete degli sfruttatori erano finite decine di ragazze. Dopo delicate indagini, durate anni, la squadra mobile all’alba di ieri ha...