Un tentativo di ‘sabotaggio’ al trasporto pubblico; un attacco vile che ha rischiato di trasformare in un incubo il primo giorno di scuola di migliaia di studenti ma anche il rientro del lunedì di tantissimi lavoratori. E’ quello andato in scena domenica notte quando ignoti si sono introdotti nel deposito aziendale di Seta, in Strada Sant’Anna per poi vandalizzare, iniettando silicone all’interno dei blocchetti di accensione, ben 51 autobus sui circa 200 parcheggiati. Solo grazie alla prontezza degli operatori, che hanno lavorato per ore per riuscire a rimettere in sesto i mezzi prima della partenza prevista, è stato possibile garantire ieri mattina i trasporti.
Un gesto dimostrativo? In caso affermativo, per denunciare cosa? A chi? L’unica certezza è che il raid vandalico avrebbe potuto provocare disagi importanti ai cittadini, mandando in tilt l’intero sistema di trasporto pubblico. Ora le indagini, coordinate dalla Procura, sono nelle mani dell’Arma: ieri i carabinieri sono intervenuti immediatamente, effettuando accertamenti ed acquisendo i filmati di videosorveglianza. E’ noto come il clima sia ‘teso’ nel mondo dei trasporti modenese: gli autisti hanno più volte incrociato le braccia chiedendo confronti con l’azienda, volti a garantire condizioni lavorative e salariali dignitose. Non è più un mistero neppure ‘la fuga’ degli autisti proprio a causa di turni a volte impossibili e salari ridotti, come denunciato anche di recente dei sindacati che hanno già annunciato l’ennesimo sciopero. Parliamo però di lavoratori che chiedono un confronto alla propria azienda in toni civili e pacati. Quanto accaduto domenica notte, invece, sembra essere l’opera di persone organizzate e preparate.
Un raid sicuramente non improvvisato, messo in atto da qualcuno che ben conosce l’ambiente e il perimetro in cui muoversi: malviventi che si sarebbero mossi infatti in modo ‘consapevole’, evidentemente perchè conoscevano spazi e strumenti di vigilanza in uso.
Fortunatamente, però, l’allarme è scattato e gli operatori hanno avuto il tempo di porre rimedio agli atti vandalici subiti.
Ma cosa è accaduto esattamente? I malviventi (sicuramente più di uno, sebbene dai video sarebbe stata isolata una figura soltanto) si sono introdotti nel deposito, in cui sono posteggiati i mezzi, dopo aver tranciato parte della recinzione.
Una volta all’interno del deposito, gli autori dell’atto vandalico hanno forzato le portiere dei bus ed hanno iniettato silicone all’interno dei blocchetti di accensione. I vandali hanno cosparso di silicone ben 51 mezzi, evidentemente per impedire che ieri mattina i mezzi potessero essere messi in moto e, soprattutto, per mandare all’aria la ripresa del servizio scolastico sulla rete urbana di Modena.
A scoprire l’atto vandalico, alle 5 di ieri mattina il personale Seta addetto alla organizzazione del servizio: immediatamente è stato allertato il reparto tecnico di pronto intervento, che nel giro di qualche ora con grande impegno è riuscito a ripristinare la funzionalità di circa 40 autobus. I mezzi hanno così potuto prendere regolarmente servizio sulle linee urbane di Modena, pur con qualche ritardo rispetto all’orario previsto.
Per una decina di bus, invece, si è reso necessario un intervento manutentivo più consistente che ha tenuto impegnato il personale per quasi tutta la mattinata di ieri.
Le indagini sono appunto in corso da parte dei carabinieri.