Tragedia in Sardegna. Papà di 43 anni muore mentre nuota a Chia

Malore fatale ieri per Francesco Fregni, in vacanza con la famiglia. Il 118 e i bagnini hanno provato a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare.

Tragedia in Sardegna. Papà di 43 anni muore  mentre nuota a Chia

Tragedia in Sardegna. Papà di 43 anni muore mentre nuota a Chia

Hanno provato a soccorrerlo in prima battuta i bagnanti e poi i bagnini dello stabilimento ma, nonostante l’utilizzo immediato del defibrillatore, non vi è stato purtroppo nulla da fare. Si è trasformata in una tragedia la vacanza in Sardegna di un turista: Francesco Fregni, 43 anni il prossimo 30 luglio. L’uomo, residente a Mirandola, appunto, è morto all’improvviso ieri pomeriggio intorno alle 14 mentre faceva il bagno nelle acque cristalline della spiaggia di Su Giudeu, a Chia, nel litorale di Domus de Maria. Da quanto si apprende è deceduto davanti alla moglie e ai due figlioletti. La famiglia era da poco entrata in acqua quando Fregni, a pochi passi dalla riva è stato colto dal malore fatale. Nel frattempo sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno provato a rianimare il turista con l’utilizzo del defibrillatore. Purtroppo per il 42enne non c’è stato nulla da fare: l’uomo è morto sul colpo. La salma dell’uomo è stata trasferita in medicina legale: sarà sicuramente effettuato l’accertamento autoptico al fine di stabilire cosa abbia potuto stroncare la vita del modenese, in vacanza in Sardegna da qualche giorno con la propria famiglia. Probabilmente, all’origine del decesso un arresto cardio circolatorio ma saranno appunto effettuati accertamenti mirati. Sul posto, per gli accertamenti di rito sono intervenuti anche i carabinieri e gli agenti della polizia locale. Sotto choc la famiglia del 42enne che ha assistito impotente alla peggiore delle tragedie. Ieri, alla notizia dell’improvvisa morte del giovane papà lo sconforto è calato su Mirandola. Fregni lavorava alla Martini Luce di Concordia e aveva frequentato l’Iti di Mirandola. Lascia la moglie Sara e i due figlioletti.

(Foto d’archivio)