
di Stefano Luppi
C’è chi pensa che una piuma bianca abbia significati importanti: il colore rimandi alla purezza e all’amore divino nonché rappresenti un angelo o un parente caro che non c’è più fisicamente. Più prosaicamente una piuma bianca che volteggia e si poggia ai piedi del protagonista Tom Hanks appare anche nel famoso film ’Forrest Gump’. Alla piuma bianca è affezionata molto anche l’artista modenese Daniela Alfarano, 45enne con all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero, che l’ha posta al centro della mostra da Marco Bertoli Art consulting nello spazio di via Farini 56.
L’esposizione, che è aperta al pubblico da sabato fino al 18 dicembre (inaugurazione, su invito, venerdì alle 19), assomma una decina di complessi disegni di varia grandezza con protagonista appunto la piuma bianca (chiamati "Un giorno raccoglierò le piume e volerò via") cui si unisce un trittico dedicato al mare, "Nel puro vero" e la scultura "Angelo". Opere di evidente qualità come spiega il gallerista Bertoli: "Le piume e i mari sono i protagonisti di questa rassegna che non presenta un numero esorbitante di pezzi. Le opere sono realizzate a grafite su carta, con la piuma al centro, o le onde, che fuoriesce visivamente dalla parte lasciata bianca del foglio passando la matita sul resto della superficie. Presentiamo anche la installazione Angelo, dal forte significato simbolico perché Alfarano prende un Vangelo dalle pagine bianche ponendo una piuma a coprire la prima lettera e in questo modo richiamando appunto la figura divina. La piuma dunque è pure un sinonimo di volo, atto liberatorio, spiritualità. È importantissima per l’artista perché l’associa alla perdita della mamma con cui mantiene un dialogo, ma dal punto di vista artistico non va trascurato il fatto che siamo davanti a una tecnica molto elevata. Penso dunque si tratti di un piccolo evento e ci tenevo a presentarlo alla città". Alfarano spiega: "Il bianco emerge dalla superficie dopo che con la grafite sono passata sull’intero foglio: serve tempo, anche un mese di lavoro, per le opere di maggior ampiezza. Ho sempre lavorato in modo piuttosto ossessivo prima su legno e oggi su carta incollata poi su cartoncino".
A presentare la mostra l’assessore al centro storico Andrea Bosi: "Vedo esposti in questa mostra, organizzata da un privato ma con evidente valenza pubblica, lavori di grande valore e qualità. La mostra è importante perché nella nostra città proprio la qualità deve essere al centro della proposta, inoltre l’artista è modenese, benché molto nota anche fuori dai confini".