OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Tour tra le bancarelle. Il re della fiera è il cibo: "Meglio di Sant’Antonio"

Allestiti oltre 50o stand lungo le vie del centro. In città tanti turisti nonostante la pioggia. Cittadini soddisfatti: "Migliorata rispetto agli altri anni". Gli ambulanti: "Si vende meno".

Allestiti oltre 50o stand lungo le vie del centro. In città tanti turisti nonostante la pioggia. Cittadini soddisfatti: "Migliorata rispetto agli altri anni". Gli ambulanti: "Si vende meno".

Allestiti oltre 50o stand lungo le vie del centro. In città tanti turisti nonostante la pioggia. Cittadini soddisfatti: "Migliorata rispetto agli altri anni". Gli ambulanti: "Si vende meno".

Un fiume di persone si è riversato in piazza Grande e lungo la via Emilia, toccando anche via Farini, piazza Roma e piazza XX Settembre, per passeggiare tra le 505 bancarelle, assaggiare prelibatezze e trovare l’oggetto più chiacchierato del periodo. La fiera di San Geminiano si conferma uno dei momenti più sentiti della festa del Patrono, capace di attrarre tra le vie cittadine visitatori e turisti da ogni parte d’Italia. "Non sono modenese, ma vengo qui da più di cinquant’anni – dice Anna Rita Larcinese, turista affezionata alla fiera –. Devo dire però che quest’anno è un po’ più povera di banchi artigianali. Vedo molti vestiti, molti stand con abbigliamento che una volta non c’erano. Prima si poteva trovare più facilmente manufatti di legno, di ceramica, antiquariato". E se chi visita la fiera ogni anno può lasciarsi andare a confronti, chi la conosce per la prima volta resta sicuramente stupita. Nawal Selloum, 26enne in visita a Modena, lo dice chiaramente: "Sono arrivata poco tempo fa ma sapevo della fiera del Patrono perché mi hanno raccontato di questa festa. Immaginavo sarebbe stato un momento molto bello, e infatti così è stato. Purtroppo la pioggia dà un po’ fastidio, ma mi sembra che le persone siano a passeggio comunque. Anzi, gli stand che vendono panini, pizze o cose da mangiare sono praticamente presi d’assalto".

Il mondo del cibo è centrale anche in questa edizione della festa: "Quest’anno – conferma la cittadina modenese Erika Buschi –. la fiera è di molto migliore rispetto agli anni passati: vedo un grande afflusso soprattutto negli stand enogastronomici. Non a caso il tipico pranzo di San Geminiano, quello fatto con il panino con la porchetta, è praticamente una tradizione". Un miglioramento notato soprattutto se paragonato alla fiera di Sant’Antonio: "Ero in negozio – commenta Annalisa Bellesi –, e hoi visto un afflusso di persone notevole. Ci sono anche turisti, cosa che invece a Sant’Antonio non è successa. Insomma, mi sembra una giornata positiva, nonostante il maltempo. Sant’Antonio invece è stato triste, anche se c’è stato bel tempo, c’erano pochissime bancarelle. Oggi vedo anche la fila per la tradizionale visita al sepolcro di San Geminiano, in Duomo".

Il paragone con Sant’Antonio è d’obbligo anche tra gli ambulanti, che spesso si recano in città per entrambe le manifestazioni. "Da ambulante – dice Giuseppe Boccone – posso confermarlo: quella di San Geminiano è sempre una buona fiera, migliore di Sant’Antonio. Ovviamente le previsioni del tempo non aiutano, ma anche con la pioggia stiamo vendendo. A livello di spesa siamo nella media, ho notato però che quelli che acquistano di più arrivano da fuori Modena, cosa che non succede a Sant’Antonio".

Nota dolente sembra essere il parcheggio, introvabile se non in zone molto esterne alla città. A farlo presente è il vicentino Prospero Purelli, che ammette: "Vengo da Vicenza e ogni anno aspetto con ansia questa fiera. Mi piace molto anche perché ci sono sempre tante iniziative, tra le quali la Corrida. Il problema penso sia il parcheggio però: ho lasciato la macchina dietro al giardino Estense e da solo non mi fido a tornare alla macchina in serata. Per questo preferisco farmi accompagnare da qualcuno, da solo mi sembra pericoloso". Infatti, fanno sapere dal Comune, durante la giornata è stato necessario rimuovere 15 veicoli in divieto di sosta. Alla mancanza di parcheggi, e di sicurezza, si aggiunge quella che sembra essere la poca originalità nelle proposte degli ambulanti. "Rispetto agli altri anni c’è più gente ma purtroppo nelle bancarelle ci sono sempre le solite cose – dice Francesco Puglietti, modenese d’adozione –. Non ci sono grandi novità in giro". Forse la mancanza di creatività degli stand si traduce in poca propensione all’acquisto visto che "ci sono tanti visitatori – dice Laura Orsini da dietro la sua bancarella – ma acquistano in pochi. Non si può fare un paragone con il mercato pre-Covid, dalla pandemia le persone acquistano molto meno".