WALTER BELLISI
Cronaca

Tonino Lamborghini in paese: “Comprai da loro 5 trattori”

Montese, incontro tra il patron della casa automobilistica e il cliente Monari: “Ci è venuto a trovare e mi ha detto: ’Questo vuol dire essere fedeli”

Tonino Lamborghini alla Festa della Patata di Montese

Tonino Lamborghini alla Festa della Patata di Montese

Montese (Modena), 17 settembre 2024 – È stata un successo la Festa della Patata di Montese e del Parmigiano Reggiano di montagna che si è svolta domenica scorsa nel nostro centro appenninico. Tantissimi i visitatori e fra questi un ospite il cui nome è conosciuto in tutto il mondo: Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio fondatore della Lamborghini Trattori, Tonino è l’uomo che ha permesso all’omonima casa automobilistica di famiglia di continuare a essere un punto di riferimento nel settore delle supercar anche dopo la morte del padre avvenuta nel 1993.

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Le aziende ora sono in altre mani. Non conosceva Montese il signor Tonino ed è rimasto molto ben impressionato. Il nome non gli era però nuovo perché ne aveva sentito parlare più volte da Enio Monari che abita nella frazione montesina Castelluccio di Moscheda, un agricoltore, legatissimo ai trattori Lamborghini, con la passione della scultura. "L’ho invitato io il signor Tonino e mi ha fatto un gran regalo venire a trovarci – dice Monari –. Io posseggo cinque trattori Lamborghini originali dei quali non mi priverò mai – racconta –. Hanno accompagnato gran parte della mia vita di agricoltore".

Domenica, a Montese, il signor Tonino, in compagnia di amici, si è trattenuto nelle piazze del paese dove i produttori avevano portato le loro patate appena raccolte e, dopo un brindisi alla Caffetteria Vecchia Piazza, ha assistito alla cottura in piazza del Parmigiano Reggiano e al taglio di una forma di oltre 120 mesi prodotta dal Caseificio Dismano. Ha visto cuocere la Zampanella, piatto tipico locale che ha gustato, del quale ha voluto sapere tutto, dagli ingredienti al tipo di condimento.

Enio Monari ha conosciuto il signor Tonino Lamborghini quando nel 2016 si è recato al Museo Ferruccio Lamborghini, a Funo di Argelato, in occasione del centenario della nascita del pioniere dell’azienda, il signor Ferruccio. "Contattai la famiglia e mi invitarono a visitare il museo – racconta –, ma io me la sentivo di andare a mani vuote e allora pensai di regalare loro una mia scultura. Realizzai il signor Ferruccio al volante di una Miura fra dei trattori nella piazza di Renazzo. Ha trovato posto nel museo. Quando dissi al signor Tonino che possedevo i cinque trattori commentò: ‘Questo significa essere fedeli’".

Enio Monari è un autodidatta, la passione per la scultura gli è sbocciata quando frequentava le scuole elementari del suo paese. "A Natale – ricorda - tutti i miei compagni di scuola avevano le statuine per il presepio, e io nemmeno una. La cosa feriva. Mi recai da Guido Passini di Casa Mondani che aveva regalato a tutti noi un’ocarina ciascuno di terracotta fatta da lui e mi diede alcune dritte. Modellai le statuine utilizzando terra che avevo vicino a casa, dopo la cottura nel forno della stufa le colorai e le portai a scuola. Alle medie, nelle ore di applicazione tecnica, il prof Generali ci faceva fare delle sculture e per me fu una importante palestra".